Re: Il rinnovabile basta davvero?
On 5 Dic, 08:41, SB <stNOOObenevS..._at_tin.it> wrote:
> Il giorno Tue, 4 Dec 2007 06:07:40 -0800 (PST), pasticcere <amc..._at_gmail.com> ha
> scritto:
>
> >La relazione tra crescita della popolazione e nuova disponibilit� di
> >energia dovrebbe essere ovvia a chi ha competenze delle leggi della
> >fisica e sappia come vada il mondo reale. Se non ci credete, provate a
> >vedere la curiosa coincidenza tra l'aumento di uso del petrolio e la
> >crescita rapidissima della popolazione negli ultimi 100 anni.
>
> La popolazione cresce solo nei paesi in via di sviluppo, nell'occidente post
> industriale tende ad essere costante ed in alcuni casi anche a diminuire di
> numero, come in Italia.
> Questo nonostante un aumento della vita media, che negli ultimi 100 anni �
> raddoppiata.
Infatti quando viene meno lo stress che c'� quando c'� la lotta per la
sopravvivenza, la natalit� scende. E' curioso come nei nostri paesi la
natalit� scenda di pari passo con la mortalit�...per� a volte mi
chiedo se sono lo stress e le seghe mentali che ci danno la vita in
societ� che ci trattengono dal fare tanti figli... oppure solamente il
nostro egoismo e la nostra voglia di comodit� :D ...
Spero molto nell'allungamento della vita media grazie a una migliore
comprensione del funzionamento del corpo umano e della medicina...
quello che preoccupa � il conseguente rischio di sovrappopolazione....
e il problema etico: chi � che ha diritto a restare e chi no?
> Una disponibilit� di energia che consentisse uno sviluppo economico globale
> sarebbe un boun antidoto alla crescita incontrollata, e lo dicono degli
> antropologi.
Ok, questo per� � vero se si suppone che si raggiunge automaticamente
una distribuzione pi� omogenea dell'accesso alle risorse e ai prodotti
necessari per la sopravvivenza, altrimenti non c'� lo quello sviluppo
necessario per fermare la crescita incontrollata, giusto?
> >Per renderti conto della seriet� del rischio, fai il conto semplice:
> >supponiamo che la popolazione effettivamente cresca a dismisura a
> >causa dell'impressione di fonti di energia illimitate.
>
> E' proprio la supposizione che trovo sbagliata.
Ok, la supposizione � sbagliata se supponiamo che la nuova
disponibilit� di energia venga usata per fare sviluppare i paesi
arretrati, in modo che si autocontrollino dalla sovrappopolazione.
Spero molto nell'investimento estero, nel microcredito, perch� cos�
noi troviamo opportunit� di guadagno senza sfruttamento, loro trovano
una possibilit� di crescita grazie al prestito di denaro, e un po'
alla volta queste popolazioni raggiungono un livello civile.
In poche parole, sono d'accordo con gli antropologi, � solo che mi
preoccupavano molto gli scenari pessimistici, in cui noi paesi ricchi
non avviene questo sviluppo pi� omogeneo, e quindi i paesi poveri
continuerebbero sulla strada di prima, capisco che non bisogna
esagerare col pessimismo e col panico, altrimenti non si � pi�
costruttivi.
>
> >> La fusione � una risorsa virtualmente inesauribile, come il Sole.
>
> >Dicevano cos� anche del petrolio tanti anni fa... ma possibile che
> >bisogna fare ogni volta lo stesso sbaglio, quando si fanno delle
> >previsioni? La storia passata non vi insegna nulla?
>
> Non credo che qualcuno abbia mai detto che il petrolio era vilturmente
> inesauribile, anzi ricordo che negli anni 70 sentivo dire che sarebbe finito
> all'inizio del 2000.
>
> Dal momento che il combustibile della fusione (il deuterio) viene dall'acqua,
> posso dire che � virtualmente inesauribile, senza fare nessuno sbaglio?
Ok, comunque dovremmo usare la nuova disponibilit� di energia data
dalla fusione per rendere pi� efficienti le tecnologie esistenti, in
modo da garantire un "riciclaggio" dell'energia a rendimento ideale,
quasi un moto perpetuo... Probabilmente mettendo delle furbate in
milioni di oggetti che usiamo quotidianamente si pu� risparmiare una
percentuale molto alta dell'energia totale che usiamo.
Received on Fri Dec 14 2007 - 12:38:46 CET
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