(wrong string) � falsificabile?
<acavagli_at_studenti.ph.unito.it> ha scritto nel messaggio
news:1192042294.838725.130840_at_19g2000hsx.googlegroups.com...
> insieme (di Borel ecc..) si calcola in un certo modo matematicamente
> ben definito, e "al tendere delle misure a infinito, la frequenza dei
> dati tende a riprodurre tale distribuzione di probabilit�"
> Questa affermazione non mi sembra fornisca operativamente allo
> sperimentatore alcun modo di falsificarla, proprio perch� il concetto
> di probabilit� non ha secondo me contenuto empirico preciso;
Ti stai riferendo all'assiomatizzazione della probabilit� proposta da
Kolmogorov, che per� non ti dice cosa sia la probabilit�. Ancor prima di
probabilit�, tuttavia, credo conti la nozione di fatto casuale, ovverosia di
fatto suscettibile di diverse alternative. La probabilit� � invece il grado
di fiducia che si ripone su un certo esito. Tuttavia, visto che citi Popper,
egli in scienza e filosofica risolve la questione in questi termiini.
Prendiamo il caso "classico": la comune intuizione istituisce la convenzione
di attribuire all'evento X una probabilit� proporzionale al numero degli
eventi elementari in esso contenuti (Pesarin F., Elementi..., Cedam). Bene,
seguendo Popper (Scienza e Filosofia, Einaudi), tale convenzione deve
assolvere ad esigenze operative, e non pu� essere considerata come
arbitraria, perch� non pu� essere in contrasto col senso comune o i fatti
osservativi. Ci� significa che se un esperimento viene replicato nelle
medesime condizioni, l'evento A risulterebbe verificato secondo una frazione
di prove pressoch� pari alla sua probabilit� P(A) (siamo sempre nel caso
classico, quello del lancio della moneta cui hai accennato). Ovvio che un
assicurazione che deve stimare il numero di sinistri si trova in una
condizione un po' diversa, perch� *l'esperimento* � ben diverso da quello
del lancio della moneta.
> ovviamente ottenere sempre testa pu� farmi sospettare che una moneta
> sia truccata, ma � perfettamente compatibile con una moneta buona,
> tanto che posso calcolare anche la probabilit� di ottenere sempre
> testa a partire dall'ipotesi "la moneta � buona". Se qualsiasi
> andamento (o quasi) � spiegabile dal modello...ha senso discutere di
> interpretazioni della MQ che siano a un livello retrostante ci� che
> possiamo falsificare con l'esperimento?
> Pu� darsi che io mi sbagli (magari, clamorosamente) ma mi sembra
> istintivamente troppo debole una risposta basata sul fatto che anche
> in fisica classica le misure hanno degli errori, per cui gli
> sperimentatori devono verificare un andamento statistico dei dati
> compatibile con la legge .
>
Io so molto poco di fisica, ma sono due cose diverse. Nel lancio della
moneta la variabilit� dell'evento � dovuto al fatto che le variabili che
determinano l'esito non le hai *tutte* sotto controllo. In linea di
principio, potresti affinare al massimo le condizioni sperimentali. In
questo modo, rispetto al lancio *casuale*, dopo 1000 lanci non otterresti
magari 1000 teste, ma magari 990 s�! (escludiamo la possibilit� di controllo
totale dell'esperimento). Nel caso della MQ credo invece che sia pi�
corretto parlare, almeno nelle interpretazioni prevalenti, di stato non
deterministico del sistema. Insomma, non sono i tuoi apparati di misura a
commettere errori, � il sistema che � intrinsecamente stocasitco (� una
propriet� ontologica dell'ente, come si dice). Azzardo un'ipotesi: per
falsificare quell'interpretazione dovresti trovare *qualcosa* che
attualmente non *vedi* e che determinano gli effetti erratici che rilevi. Il
sistema sarebbe ancora interpretato con gli strumenti della statistica (per
ovvie ragioni di "imperfezione" nelle misure, etc.), ma ritorneremmo al caso
della moneta, abbandonando l'idea che il non determinismo caratterizzi certi
processi.
Received on Sat Nov 17 2007 - 21:20:28 CET
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