Re: Qualcuno ha mai visto una particella virtuale?
On 17 Ott, 15:59, Paolo Cavallo <paolocava..._at_alice.it> wrote:
> In questo quadro Feynman ci fa un po' la figura di Dustin Hoffman in
> /Rainman/, e la cosa mi sembra assurda. Feynman l'analfabeta geniale e
> Dyson che lo *rinormalizza*. Un po' ridicolo, onestamente. La macchietta
> non va bene per Faraday e Maxwell, figuriamoci per F. e D. ...
> Non � che F. non sapesse usare la teoria dei campi.
Bisogna metteresi d'accordo sul significato delle parole. La teoria
dei campi come la conosciamo oggi semplicemente non esisteva all'epoca
di Feynman, esistevano delle procedure
*non covarianti* introdotte da vari autori (Heisenberg, Pauli, Jordan)
dopo aver capito che si dovevano decomporre i campi liberi in
oscillatori e poi quantizzare. La formulazione covariante
che usiamo oggi l'hanno costruita Dyson, Wick e altri ancora (le
procedure di Schwinger � difficile dire se rientrino in quella che
chiamiamo oggi teoria dei campi). La "serie di Dyson" e quella che si
chiama "formulazione covariante dell'elettrodinamica"basata su
S = Texp{i int :L_int : d^4x}
� stata introdotta da Dyson DOPO Feynman, nel 49' e "traducendo" i
lavori di Feynman e dimostrando che erano equivalenti alle procedure
di Tomonaga e di Schwinger. Dyson ha anche dimostrato o tracciato un
idea per la dimostrazione (per la prima volta) che l'elettrodinamica
si poteva rinormalizzare, studiando tutti i tipi di divergenze che
venivano fuori nei calcoli di Feynman. Mi pare che abbia anche dato la
nozione di teoria rinormalizzabile.
> Ma era convinto che
> essa avesse bisogno di una rifondazione, e voleva esprimerne i risultati
> nella forma pi� semplice e insieme meno dipendente da un particolare
> apparato matematico: voleva fare posto a un'idea innovativa. Si veda la
> /Preface/ a _The Theory of Fundamental Processes_ .
Io credo che tu ti riferisca alla meccanica quantistica e ai primi
rudimentali approcci di teoria dei campi pre Feynman-Dyson. Feynman ha
cominciato a rifondare la meccanica quantistica perch� non gli piaceva
l'impostazione matematica gi� usata. In questo modo � arrivato
all'integrale di Feynman in meccanica quantistica come somma sulle
storie delle particelle, storie che potevano essere disegnate nello
spaziotempo. Il passo cruciale � stato quello di capire, da parte
sua, che la stessa tecnologia basata sulle storie si poteva usare
anche nel caso di creazione e distruzione delle particelle
introducendo i vertici d'interazione.
Ciao, Valter
Received on Wed Oct 17 2007 - 16:53:05 CEST
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