Elio Fabri wrote:
> Sull'intervallo preciso si trovano dati discordanti, ma grosso modo
> direi tra 380 e 750 nm.
che piu' o meno coincide con quello che ricordavo, ovvero che i due
estremi fossero *piu' o meno* in rapporto 1:2
> Quella che nell'arcobaleno ci siano 7 colori e' una leggenda
ma l'hai mai visto un arcobaleno? :-)
comunque si, sono un mare di piu' ma percettivamente l'occhio mette in
evidenza alcune fasce che sono associabili a circa 7 colori.
ma qui tocca continuare a mettere in evidenza la differenza tra colore
oggettivo (riga spettrale monocromatica) e colore soggettivo (quello che
l'occhio in larga parte percepisce)
> A proposito del bianco: non confondiamo la definizione di
frena, il bianco e' bianco, punto. Il bianco "colore soggettivo" e' un
altro, ok, ma un riferimento fisico univoco comunque serve.
Non a caso l'occhio si autoadatta per eliminare le componenti ricorrenti
in tutto il campo visivo, cosa che ormai anche le macchine fotografiche
fanno (bilanciamento automatico del bianco ...), d'altra parte in quanti
*al cinema* si sono accorti che in Matrix c'era una dominante verde e in
quanti con gli occhiali da sole si accorgono del colore delle lenti una
volta indossate?
> 1) I colori primari non sono univocamente definiti: si possono
> scegliere con un certo margine, attorno al rosso, al verde, al blu.
i colori primari sono tali in quanto associati allo spettro di
sensibilita' dei percettori dell'occhio. Che ovviamente sono sensibili a
un range piuttosto ampio di frequenze e non mi meraviglierei piu' di
tanto se il livello di sensibilita' avesse l'andamento di una gaussiana
.... e se le code si sovrapponessero per un bel pezzo.
> 2) Non e' pero' vero che con tre colori primari si possano ottenere
> *tutti* i colori: mescolando tre primari non si ottengono *mai* colori
> puri.
appunto, mescolando opportunamente i colori "primari" stimoli i
percettori visivi allo stesso modo di un colore puro.
quindi "inganni" il sistema e gli fai vedere un qualcosa che non c'e'.
non a caso ho affermato in un altro post che un essere vivente con
l'occhio strutturato in un modo diverso dal nostro di fronte a un
monitor vedrebbe colori diversi da quelli che vediamo noi.
> sentono le vibrazioni, ecco che a seconda della frequenza vengono piu'
> o meno eccitate diverse regioni. Ma la risoluzione e' tutt'altro che
> fine, come del resto accade nell'occhio per i coni.
si, ma ha una granularita' molto piu' alta.
in un caso hai solo 3 recettori (vabbe', 4 se consideri la luminanza :-)
) nell'altro ne hai molti di piu'
e' anche vero pero' che l'intervallo delle frequenze udibili ha un range
elevatissimo (teoricamente quasi 10 ottave) e che se consideriamo solo
la risoluzione nell'ambito di una sola ottava il potere discriminante
alla fine non e' effettivamente altissimo (non a caso per la musica ci
si "accontenta" di sole 12 note)
> Quindi la discriminazione dei suoni dipende in modo determinante da
> un'elaborazione a livello cerebrale.
qualsiasi elaborazione sensoriale viene elaborata, per esempio
l'orecchio ha una naturale tendenza ad integrare (in senso matematico),
e tante cose che ascoltiamo in realta' le percepiamo solo noi ...
pensa ai trasduttori piezoelettrici che si usano per riprodurre suoni
codificati pcm (giocattoli chiassosi e suonerie dei vecchi cellulari)
.... spesso il treno di impulsi ad alta frequenza viene mandato
direttamente al trasduttore che lo riproduce ad alta efficienza, e poi
l'orecchio integra questo orribile treno di impulsi "generando"
(percependo) l'inviluppo della modulazione ...
un pipistrello probabilmente rimarrebbe solo assordato da un continuo di
ultrasuoni :-)
> Comunque non c'e' nessuna analisi
> di Fourier, ma solo una risposta globale assai complessa, che come ho
> gia' detto viene poi elaborata.
ma alla fine tutta questa analisi di fourier ricorrente mi fa sorgere il
dubbio che il nostro amico sia molto interessato all'elaborazione
numerica dei dati in arrivo da sensori ... magari e' solo un'impressione :-)
> Per mio conto non sarei affatto d'accordo che la capacita' di
> elaborazione ed analisi dei suoni sia superiore a quella dei colori.
> Forse non saprei neppure se il confronto abbia senso.
forse e' semplicemente diversa, oppure la potenza elaborativa dei due
sensi e' uguale ma su uno e' concentrata su alcuni dettagli e nell'altro
lo e' su altri ... dal punto di vista evolutivo pero' mi sembra che
entrambi siano fondamentali per la sopravvivenza.
ciao
luh
--
Satellite Computer HW&SW Multimedia Audio Video Foto Ottica
http://www.drl.it - http://www.derosaluciano.it
Leggi le FAQ di IHSatD: http://ihsatd.cjb.net
Togli _NOSPAM_ per rispondere in privato
Received on Wed Oct 17 2007 - 08:47:11 CEST