Re: Frequenze non udibili: a cosa "servono"?
<g.peruginelli_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:1191149740.283707.117520_at_r29g2000hsg.googlegroups.com...
> On 29 Set, 11:57, Archeopteryx
> <cor.bonukFANCULOSPAM_at_libero_NOMAIL_.it> wrote:
>> Puoi parlarci benissimo senza muoverti dalla sedia,
>
> lo so, lo so gia' facendo sul forum di afdigitale e spulciando quello
> di avmagazine, ma vorrei trovarmi nella stessa stanza con le sue
> apparecchiature per capire se anche il mio orecchio e' in grado di
> avvertire quelle differenze.
Secondo me no, anzi arriverei a dire che nessun orecchio umano pu� sentire
quelle differenze, � pura illusione! Qualche tempo fa discutevo con un
conoscente appassionato di hifi, con un impianto "da paura" (solo l'ampli
costava 15 milioni di lire) sul fatto che doveva esserci una differenza
abissale fra il suo mostro ed un mio sfigatissimo impianto portatile
autocostruito (basato su un discreto stereo da auto e due casse a tre vie
piccolissime "home made" in puro legno). Ho voluto verificare, abbiamo fatto
una scommessa (cena), sono andato a casa sua, ho ben posizionato le mie
casse vicino alle sue, l'ho bendato ed ho cominciato a far suonare brani
dallo stesso cd di musica classica alternativamente sui due impianti a
volume medio-basso, con pause di 30 secondi; lui doveva valutare brano per
brano quale stereo suonava e come suonava; per farla breve la conclusione �
stata che ha confuso spesso il mio impianto con il suo ed alla fine era il
mio (500.000 lirette scarse) che mediamente suonava *meglio*....
Received on Sun Sep 30 2007 - 16:24:31 CEST
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