Re: E=mc^2 questione di principio

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: Wed, 26 Sep 2007 14:50:07 -0700

On 26 Set, 21:15, Elio Fabri <elio.fa..._at_tiscali.it> wrote:

> Nonricordo di aver mai visto in Einstein un tale discorso sulla
> "non esistenza di un limite".

Ciao, appena ho tempo cerco dove l'ho letto (in almeno due posti,
tuttavia ora che mi ci fai pensare non mi pare di avrelo letto mai
direttamente sui lavori storici di Einstein...).
Sono quasi sicuro che ci sia scritto sul Rindler di relativit�
(l'ultima versione di pochissimi anni fa).

> E neppure vedo dove e perche' sia necessario,

(...ho tolto un pezzo che riguardava un altro discorso su cui torno
sotto)

> Certo, ma da questo in che modo discende per es. la possibilita'
> dell'annichilazione di e+ e-?
> A me sembra un fatto del tutto distinto.

Se esistesse il nucleo "duro" della massa delle particelle, la
trasformazione totale di massa in energia, come l'esempio che hai
appena dato, non sarebbe realizzabile.

> > Non si pu� parlare di massa di un sistema fisico se non esiste un tale
> > riferimento; e non c'� una natura sostanziale pi� profonda della massa
> > che questa.
> > Credo che questo non si possa dimostrare da ipotesi prime di alcun
> > genere, ma possa solo essere assunto e poi verificato
> > sperimentalmente...
>
> In primo luogo, stiamo parlando (secondo me) di due cose diverse.
> Un conto e' le propr. di trasf. di impulso ed energia, e l'esistenza
> dell'invariante massa.
>Un altro e' che un sistema *composto* possa andare incontro a processi
>in cui la *somma delle masse* dei costituenti varia.

Hai ragione, nella fretta ho mischiato due discorsi. Per� le due cose
sono
intimamente legate. La massa (quella invariante) � proprio l'energia
valutata nel sistema di quiete (divisa per c^2) e, nel caso di un
sistema composto, il riferimento di quiete � diverso per ogni
particella componente il sistema in generale.
Infine la legge di conservazione riguarda l'energia totale in un
ulteriore fissato riferimento, in generale, *differente da quelli in
cui si calcolano le masse*.
Pertanto, per motivi "cinematici", non si ha pi� il vincolo sulla
somma delle masse che classicamente doveva rimanere costante.
Non ha nemmeno molto senso fisico, nel caso generale, definire un
grandezza data dalla somma delle masse dei costituenti.

Certo tutto questo � un discorso a posteriori, quando uno ha gi�
capito cosa c'� dentro "E=mc^2", come fai notare alla fine.

Ciao, Valter
Received on Wed Sep 26 2007 - 23:50:07 CEST

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