Re: tempi dei salti energetici---

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Wed, 26 Sep 2007 21:14:36 +0200

Soviet_Mario ha scritto:
> ...
> (dove per giustificazione intendo spesso cercare di collegare un
> fenomeno ad altri gi� noti, cercando di evidenziare analogie dove ci
> sono, o cmq ottenere qualcosa usando strumenti gi� in possesso).
Uhm... Procedimento pericoloso...
Qualche volta funziona, ma molte altre, meglio lasciar perdere (leggi
il mio post precedente, per es.)

> Siccome spesso ho paragonato un elettrone (coi moti orbitale e
> di spin) alla pi� piccola calamitina immaginabile, sono emerse
> due scuole di pensiero antitetiche del perch� gli spin opposti
> siano repulsivi (e meno stabili) di quelli paralleli, sempre
> immaginandoli come calamite.
> ...
> Invece ho cercato di spiegare la cosa (Hund, parte sugli spin)
> in base a una considerazione diversa : ho paragonato il moto di
> un elettrone a una corrente elettrica elementare, e ho detto che
> quando due correnti, anche macroscopiche, viaggiano concordi, i
> fili si attraggono e tendono a appiccicarsi, mentre quando le
> correnti sono discordi, tendono a respingersi.
>
> E' possibile che sia una non-spiegazione, secondo la definizione
> che hai in testa tu, nel senso che la parentela dei fenomeni �
> soltanto apparente e non reale, per� imho da almeno l'idea che
> anche quella parte del principio abbia qualche collegamento con
> qualche evidenza sperimentale e misurabile (ad es. mi pare che
> il campione di forza di 1 Newton sia proprio collegato ai fili
> paralleli infiniti percorsi da 1 Amper a distanza di un metro).
Certo che e' una "non-spiegazione"!
Infatti e' completamente sbagliata.

BTW, il discorso del newton (minuscolo, please) e dell'ampere non
c'entra il classico tubo.
E' vero che 1 ampere e' definto come la corrente che scorrendo in due
fili paralleli distanti un metro, provoca tra i due fili una forza
(attrattiva o repulsiva, a seconda dei versi) di 2x10^(-7) N.
Ma appunto: che c'entra?

Il fatto e' che la regola di Hund degli spin *non ha niente a che fare
col momento magnetico dell'elettrone.
Dovresti sapere che nei livelli atomici il momento magnetico
dell'elettrone influisce solo in dettagli fini (appunto la "struttura
fina") mentre le separazioni di cui tratta la regola di Hund sono di
ordini di grandezza maggiori, e ci sarebbero anche se per assurdo gli
elettroni avessero spin senza avere momento magnetico.

La ragione della regola di Hund sta nel principio di Pauli, combinato
con la *repulsione elettrostatica* tra gli elettroni.
Detto molto alla buona, uno stato con spin elettronico totale elevato
ha un'alta simmetria per lo stato di spin, e quindi deve avere bassa
simmetria nella parte orbitale.
Il caso semplice e' quello di due soli elettroni, dove S=1 significa
stato di spin simmetrico, quindi stato orbitale antisimmetrico, e S=0
l'opposto.
Ora se lo stato orbitale e' antisimmetrico, c'e' prob. nulla che gli
elettroni si trovino nelo stesso posto, e porbl piccola che si trovino
vicini.
Quindi l'energia potenziale elttrostatica (che sarebbe positiva e
inversamente prop. alla distanza) non potra' essere grande.
Viceversa, S=0 implica stato orbitale simmetrico, quindi buona prob.
di avere gli elettroni vicini e percio' en, pot. grande.
Risultato: lo stato S=0 avra' energia maggiore di S=1, che e' appunto
la regola di Hund.

Per quanto riguarda il dipolo e HCl, rimando la risposta a quando
riusciro' a rispondere anche a Tetis, il quale - come e' suo solito -
ha colto un aspetto profondo del problema, pero' ha anche
terribilmente complicato tutto il discorso...
                          

-- 
Elio Fabri
Received on Wed Sep 26 2007 - 21:14:36 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Mon Feb 10 2025 - 04:23:35 CET