Re: I fotoni sono, o non sono, i mediatori del campo magnetico?
On 17 Set, 18:41, "Fatal_Error" <nos..._at_kkk.it> wrote:
> Ciao, non me ne vorrai, ma essendo il tuo un tentativo di divulgazione e
> sapendo di essere un poco prevenuto, ho provato a far leggere il tuo post
> alla mia compagna (che ha due lauree 110 e lode *non* scientifiche) per
> vedere cosa ci capiva.... Sintesi: "assolutamente niente"!
E che vuoi da me?..... Se si capisce va bene, altrimenti pace.... :))
Ma visto che oramai inizi... cerchiamo di continuare: la fisica io me
la posso costruire!
> Evanescente? Come un sogno? Va e viene?
Ho scritto
<<che e' una Entita' fisica, dalle evanescenti caratteristiche
percettive, che si manifesta allorquando una forza "agisce". >>
Una entita' , esiste, gia' dal nome... Entita' :))
Ma il fatto che esista e' una "affermazione" che non puo' considerarsi
se non attraverso una sua "percezione".....
Tu non puoi essere te stesso ed al contempo qualche altra cosa. Solo
in quel caso, delle due "entita'" TE e l'Altra cosa si potrebbe
affermare che sono, esistono come <<enti>>, nel vero senso della
parola... Mi segui?
Tu devi, e puoi solo, percepire.
La percezione avviene attraverso un "mezzo", delle volte un meccanismo
che palesa questo mezzo.
Per il campo, purtroppo, non si puo' dire che "lo si percepisce".
Cio' che possiamo dire e' che ne "supponiamo l'esitenza".
Infatti... come si fa a "sentire la presenza" di un campo?
Attraverso la forza che esso manifesta!
Quindi.... il campo si dimostra in maniera "evanescente" proprio per
il fatto che <<siamo noi che decidiamo di farlo esistere>>..... Hai
capito?
INFATTI.... la relativita' Generale non ne ha piu' bisogno, e
l'esistenza del <<campo>> gravitazionale in RG non e' affatto
richiesta.
> Ma allora questo campo obbedisce a delle regole prefissate! E chi le ha
> fissate? Come fa a conoscerle?
E' solo per giustificarne l'esistenza...... RR, conservazione,
causalita' ecc. ecc. sono regole, sono assunti... mettila come vuoi.
Ma il punto e' che se vuoi che il mondo sia "quello che tutti noi
vogliamo sia" allora c'e' bisogno di fissare dei Principi.
In base a questi l'una o l'altra cosa puo' essere lecita oppure no.
Se un "ente", che esiste dunque, non rispetta il principio di
causalita'.... a cosa ci conduce?
Alla Indeterminazione'? Al Paradosso?
Ed infatti.... questi argomenti non riescono a trovare ne'
collocazioni teoriche ne' formalizzazioni logiche.
Tachioni, Entaglement...
> E dove la mette? Come la porta? Emette energia per inviarla ad un ricevitore
> di energia? Ok, ma come fa a sapere che laggi� c'� un ricevitore di energia?
Questa e' una delle domande piu' profonde che si e' fatta la fisica
nell'ultimo secolo.
>>>>>>>>come fa a sapere che laggi� c'� un ricevitore di energia?<<<<<<<<
:)) sorrido, perche' non devo essere io a rispondere ma Dyson!
> Ma allora cosa diavolo � questo fotone? Una componente del fluido? E quali
> sono le altre componenti?
Allora, si ritorna al punto.
C'e' chi sostiene che la fisica si "esprime" solo col formalismo
matematico (e sbaglia).
C'e' chi sostiene che si possa insegnare la fisica a tutti (e
sbaglia).
Per esprimere il fotone bisogna "per forza" tirare giu' i presupposti
e le formalizzazioni matematiche
dalle quali esso scaturisce.
Se non facciamo la seconda quantizzazione; se non scriviamo le eq.ni
di Maxwell, se non studiamo il calcolo infinitesimale....
il fotone rimane nel limbo.
Ma cio' non toglie che "date le giuste premesse" un ascoltatore non
possa essere in grado di individuare correttamente "il fotone".
Te lo dico perche' e' successo!
E' accaduto che "qualcuno" ha capito il fotone (cioe' ha inquadrato
cosa fa e come lo fa) solo in base alle premesse. Cioe' la persona ha
ricostruito la fisica che sta dietro al fotone...
E questo cosa significa?
Non esiste una unica e sola strada per arrivare a capire... bensi'
ognuno "crea la sua, e poi la segue".
Received on Wed Sep 19 2007 - 10:15:10 CEST
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