Re: esiste il libero arbitrio?

From: Piercarlo <ramukreip_at_yahoo.it>
Date: Sat, 1 Sep 2007 00:07:46 +0200

marcofuics <marcofuics_at_netscape.net> wrote:


> Se non hai scelta non e' vero invece che non hai responsabilita': anzi
> peggio. Le scelte che puoi fare sono offerte al tuo pensare dal tuo
> essere-uomo, tutto cio' che sei stato fino ad allora "sei tu". Se tu
> sei fuori dalla scelta significa che allora hai vissuto in maniera
> tale da precluderti qualsiasi prospettiva...

Se non hai scelta allora non hai nemmeno responsabilit�. Per essere
responsabili di qualche decisione bisogna anzitutto disporre della
possibilit� di prendere o *non* prendere qualla decisione, cosa che
nello specifico � negata dall'essere una situazione senza possibilit� di
scelta.
Quanto all'aver vissuto in modo da precludermi qualasiasi prospettiva di
scelta (e quindi, in ultima istanza, l'essere responsabilizzato di aver
scelto una strada senza alternative), � una obiezione che ha senso solo
se sono in grado di prevedere ogni mio possibile futuro e di scegliere
sempre con piena facolt� quello che pi� mi conviene. Ma se davvero ho
questa abilit� allora ho anche la possibilit� di divenire immmortale o,
in alternativa, comunque muoia sono sempre e comunque un suicida...
Inssoma rischio di essere sovraccaricato di responsabilit� "divine" pur
continuando a rimanere umano. Qualcosa qui mi pare che non torni: o sono
Dio o non lo sono. Essere soltanto un semiodo mi va bene solo se sono
una star di Hollywood! ;-)
 
> Nel caso in questione (l'omicidio ipotetico) chi spara e dimostra di
> non aver potuto fare altrimenti ... [ma intendiamoci non perche' non
> aveva "altra scelta" perche' se no sarebbe poi stato ammazzato dalla
> sua vittima] ha confermato esattamente chi egli in fondo e': un
> mostro!

Questo � un giudizio morale. Posso concordare o meno ma rispetto al
definire il libero arbitrio non c'entra nulla. La morale non definisce
cosa sia il libero arbitrio ma piuttosto *che cosa fartene di esso
quando c'�*. Mi sembra una questione abbastanza diversa.
  

> chi fa un'azione senza alcun dubbio, senza alcuna scelta a priori
> (cosa che secondo me non si verifica mai) e' troppo deciso, convinto:
> per lui niente grazia.

Che potrebbe paradossalmente rivelarsi, per il "colpevole", una
liberazione: non ho scampo? Benissimo, allora nel mezzo posso fare
quello che voglio: se la fine � gi� predefinita, allora tutte le strade
che mi si offrono da percorrere sono legittime. Il che poi, �
esattamente il massimo grado di libero arbitrio di cui godiamo in quanto
esseri umani mortali: non possiamo decidere la destinazione di arrivo ma
solo la strada per arrivarci... e scusa se � poco! :-)

Ciao
Piercarlo
Received on Sat Sep 01 2007 - 00:07:46 CEST

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