Re: esiste il libero arbitrio?

From: Piercarlo <ramukreip_at_yahoo.it>
Date: Mon, 27 Aug 2007 23:45:10 +0200

Giovanni "Darke" Neiman <darth.vader_at_libero.it> wrote:

> On Sun, 26 Aug 2007 13:03:46 +0200, ramukreip_at_yahoo.it (Piercarlo)
> wrote:
>
> >se il tuo libero arbitrio � limitato ad
> >una gamma di scelte (che, nel caso del menu, non � certo scelta da te),
> >il tuo libero arbitrio � giusto un'apparenza.
>
> questa prospettiva � molto, molto interessante.
> s�, penso tu abbia ragione.
> se tu fossi "limitato" a poter scegliere rispetto alle possibilit� che
> ti vengono prospettate, e BASTA, effettivamente ci� sarebbe limitante.

In effetti... per� c'� almeno una scappatoia parziale. Il fatto di
prendere coscienza di *tutte* le possibilit� incluse nella gamma
"limitata" ti pu� dare paradossalmente *pi�* possibilit� operative di
quelle di chi, presupponendo un libero arbitrio "llimitato" si trova poi
bloccato dall'impossibilit� di fare una scelta ottimale in tempi
limitati. Potere tutto pu� trasformarsi, con un meccanismo simile a
quello che fece morire di fame e sete un certo asino, in una forma di
impotenza paralizzante.
Invece avere una gamma di scelte limitata ti d� due vantaggi: 1) il
poterle, in linea di massima, esaminarle tutte in tempi finiti (e
soprattutto *utili*) e 2) il poter sfruttare con profitto quella che �
una delle capacit� chiave del nostro tipo di intelligenza e cio�
l'abilit� a trovare il maggior numero di combinzioni vantaggiose
possibili di queste "limitate" possibilit� di scelta.
Questo secondo me anche per limiti relativamente elevati (purch� finiti)
perch� ti permette di catalogare le possiblit� per affinit� e quindi
restringere la valutazione a delle "superpossiblit�". Insomma, secondo
me un libero arbitrio limitato offre dal punto di vista pratico maggiori
possibilit� operative di un libero arbitrio, per cos� dire, totalmente
"anarchico".
>
> >> tu fai la scelta, ma � veramente una *tua* scelta? non sar� forse la tua
> >> educazione, il tuo passato, i tuoi *gusti*, comunque un qualcosa su cui
> >> tu non hai controllo?
> >Non essere coscienti delle origini delle proprie scelte � giusto la base
> >psicoologica dell'illusione del libero arbitrio... imho almeno.
>
> simile a ci� c'� la consapevolezza che l'Uomo � l'unico animale
> /mortale/. E' l'unico con il concetto di morte, che *sa* che dovr�
> morire, che lo *capisce*. Gli altri vivono indefinitamente fino a che
> non muoiono. Il tempo, la fine, la morte sono astrazioni di cui non sono
> capaci.

E quindi non hanno bisogno di rimuoverle per vivere! :-). Direi che per�
ci� che salva gli animali dal nostro genere di angoscie � che non hanno
il senso del tempo. Credo che intuiscano cos'� la morte (altrimenti non
avrebbero paura, per esempio, di essere macellati!) ma non hanno alcun
sentore del "quando". En passant, mi pare proprio che uno dei punti
salienti dell'intelligenza umana sia proprio la sua capacit� di
comprendere e costruire sequenze di passaggi/eventi nel tempo, cosa che
nel resto del mondo animale esiste ancora solo in forma abbastanza
rudimentale. Il giorno che l'avranno un po' pi� sviluppata si potr�
insegnargli a leggere libri e poi stare a guardare che succede! :-)
 
> >pagare conto doppio, s�! :-). Almeno da alcune cose puoi tornare
> >indietro, anche se non gratis. Da altre invece non esiste nulla che
> >possa pagare "il conto" e quindi indietro non ci torni... tutto qua (e
> >sempre imho).

> un vero "tornare indietro" contiene il fatto che l'andata l'hai fatta
> solo una volta.
>
> del tipo devo vedere un film, per la prima volta. ma non sono sicuro se
> � bello, e me lo scarico piratato.
>
> scopro che � bellissimo, che gli effetti speciali sono stupendi, che
> avrei fatto veramente meglio a vederlo al cinema. ma non ho fatto cos�.
>
> e se ci vado al cinema ormai comunque non sar� la stessa cosa.

Ti capisco perfettamente. Per�, a quel che mi consta, questo �
intrinseco a qualsiasi scelta, libera o meno che sia: se scegli qualcosa
per prima o al posto di qualcos'altro, dopo non puoi pi� "azzerare il
contatore". Una scelta � anche una rinuncia a delle possibilit�, almeno
fin tanto che puoi vivere una sola sequenza alla volta. Con buona di chi
ama i multiversi.. ;-)

Tutto come sempre... imho! :-)

Ciao
Piercarlo
Received on Mon Aug 27 2007 - 23:45:10 CEST

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