Re: fisica del terzo millennio
On 22 Ago, 14:24, "Ivan" <20186inva..._at_mynewsgate.net> wrote:
> Ipotizziamo un potente calcolatore.
> Esso contiene na quantit� enorme di dati che descrivano situazioni
> sperimentali. Nessuna regola, nessun modello: semplicemente dati.
> Ad esempio contiene, per punti, le orbite dei pianeti, la traiettorie
> di caduta delle mele, le tracce lasciate negli accelleratori, tutti i
> dati associati agli eventi.
> A fronte di una nuova questione, di una nuova domanda, il calcolatore,
> per analogia, per vicinanza statistica, fornisce la soluzione.
> Effettua comparazioni, in modo non intelligente; non cerca modelli,
> effettua correlazioni. Ha dentro di se tutto ( o quasi ) il bagaglio
> del vissuto, tutto il sapere sperimentale.
> A fronte di risposte eventualmente incoerenti con il nuovo dato
> sperimentale, occorre inserire la nuova situazione, e cos� si da un
> piccolo contributo alla fisica universale, che lavora per
> approssimazioni successive.
> Ecco la nuova fisica: non servono pi� le teorie. Basta allo scopo
> fondamentale: predire il comportamento della natura.
> O no?
> Ivan
Per fare correlazioni deve sapere su quali basi farle, altrimenti uno
pu� trovare correlazioni tra qualsiasi cosa. I dati di per s� sono
informazioni "per modo di dire", anche per altri motivi, ad esempio:
tu dici di memorizzare l'orbita per punti di un pianeta;
1. con quale tecnica vengono misurati i punti?
2. con quale teoria si definisce cos'� un punto?
I dati stessi non sono una cosa indipendente dalle teorie o dalle
interpretazioni o comunque dalla fisica contingente. Noi oggi
misuriamo, tra le altre cose, la temperatura di un corpo. Ma cos'� la
temperatura? Esisteva, come concetto, qualche secolo fa? E' rimasta
uguale come concetto e definizione? E la massa? Che significa "dato"?
Received on Thu Aug 23 2007 - 15:54:22 CEST
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