Il 22 Ago 2007, 14:24, "Ivan" ha scritto:
>
> Ipotizziamo un potente calcolatore.
> Esso contiene na quantit� enorme di dati che descrivano situazioni
> sperimentali. Nessuna regola, nessun modello: semplicemente dati.
> Ad esempio contiene, per punti, le orbite dei pianeti, la traiettorie
> di caduta delle mele, le tracce lasciate negli accelleratori, tutti i
> dati associati agli eventi.
> A fronte di una nuova questione, di una nuova domanda, il calcolatore,
> per analogia, per vicinanza statistica, fornisce la soluzione.
> Effettua comparazioni, in modo non intelligente; non cerca modelli,
> effettua correlazioni. Ha dentro di se tutto ( o quasi ) il bagaglio
> del vissuto, tutto il sapere sperimentale.
E come le sceglie le grandezze fisiche da confrontare? Con un algoritmo
combinatorio "tutto in funzione di tutto"?
E che tipo di correlazioni funzionali cercherebbe tra i dati? Eseguirebbe
fit polinomiali di grado opportuno?
> A fronte di risposte eventualmente incoerenti con il nuovo dato
> sperimentale, occorre inserire la nuova situazione, e cos� si da un
> piccolo contributo alla fisica universale, che lavora per
> approssimazioni successive.
> Ecco la nuova fisica: non servono pi� le teorie. Basta allo scopo
> fondamentale: predire il comportamento della natura.
> O no?
> Ivan
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Received on Thu Aug 23 2007 - 15:53:59 CEST