Piercarlo wrote:
> Sicuro, sicuro, sicuro? ;-). Tu puoi vedere il fenomeno e registrarlo
> come un fatto appartenenente alla realt�. Ma capirlo? Di un
> aspirapolvere riesce a sentre l'aria se ci metti la mano in mezzo. Ma di
> un magnete cosa senti? Al livello intuitivo di profano il comportamento
> di due magneti � *completamente* assurdo, sia che si attraggano o che si
> respingano. In mezzo non c'� alcun agente "visibile" eppure succede... E
> lo stesso vale anche per altri fenomeni basati sui campi.
Quoto ed approvo in toto. La meccanica classica e' sostanzialmente
controintuitiva ed "assurda" (il principio d'inerzia contraddice piu' o
meno tutta la fisica intuitivo-ingenua, quella aristotelica per
intenderci), e ci aggiungerei anche altre parti della fisica classica
che oggi, in virtu' dell'istruzione, ci appaiono normali ed ovvie. La
dottrina newtoniana dei colori per esempio era respinta vigorosamente
da Goethe, scienziato dilettante di buon livello, che voleva sostituirle
un'altra in cui i colori derivavano dalla luce bianca e non viceversa.
(altre considerazioni su
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia/physics/classica.html)
Il fatto e' che i criteri di "comprensibilita'" ed "intuitivita'" non
sono poi cosi' fissi. In passato l'azione a distanza era considerata
completamente incomprensibile, anche da Newton stesso, ed i cartesiani
ne fecero il loro principale argomento contro di lui; fortunatamente non
ebbero successo. Per chi e' interessato all'argomento consiglio il
libro di Heilbron sull'elettricita' nei secoli XVII e XVIII - temo non
esista in italiano - per vedere quali contorsioni mentali si tentarono
in quell'epoca per potere interpretare meccanicisticamente in termini di
impatto di "particelle sottili" i fenomeni di attrazione e repulsione
elettrica, prima che il peso degli esperimenti facesse crollare
definitivamente questa visione.
Received on Mon Aug 20 2007 - 10:45:19 CEST