Re: Vuoto

From: cometa luminosa <a.rasa_at_usl8.toscana.it>
Date: Sun, 19 Aug 2007 12:04:53 -0700

On 19 Ago, 15:34, ramukr..._at_yahoo.it (Piercarlo) wrote:

> Non sono n� un filosofo n� un fisico; mi interesso solo di entrambi e di
> scienza in genere - nei limiti in cui pu� interessarsene un profano.
> Spiega meglio per� cosa intendi per "la fisica � differente". Che non �
> filosofia ci arrivo ma a parte questo?...


Perch� spesso, quelli che io chiamo filosofi, fanno tanti discorsi
esteticamente attraenti e che possono dare l'impressione di un sapere
di alto livello, ma che, alla fine, non dicono poi molto.
Certamente, come ha sottolineato anche Elio Fabri in un'altro thread,
� impossibile non essere filosofi anche per i fisici, per� un conto �
quando la filosofia la fa chi � interessato anche alla (vera) fisica,
un conto � quando la fa solo chi ama fare dei bei discorsi. Con questo
non ho l'intenzione di classificarti tra i secondi, ma solo di
esprimere come a penso.

Per quanto riguarda l'utilit� della metafora delle onde, bastano dei
semplici esperimenti con onde sulla superficie dell'acqua o con onde
sonore per capire di colpo un sacco di cose di fisica, anche di quella
quantistica. Non a caso i fisici si sono sempre chiesti: "ma gli
oggetti microscopici, sono onde o particelle?" Perch�, evidentemente,
o l'uno o l'altro dei paradigmi era sufficientemente esplicativo per
loro. Si sono poi fermati, perch� non sono riusciti a risolvere
l'enigma.

Pensa comunque che: De Broglie credeva nelle onde, Schrodinger credeva
nelle onde, Einstein credeva nelle particelle, per� non credeva nella
MQ! Per quanto riguarda Heisenberg, ed un fisico contemporaneo, David
Park, ecco che cosa scrive nel suo libro:

"Introduction to the Quantum Theory" - David Park - Third Edition -
pag.55:

<<Consider, for example, the two-slit experiment....The size of the
pattern depends on the separation between the slits. If a particle is
a thing, one would like to say that it goes through one slit or the
other, but if it goes through one slit, how does it know the slit
separation? And if it goes through both, what is the number that tell
where it is? On the whole, physics makes more sense if we do not
regard photons and electrons as things. As Heisenberg wrote (1959, p.
80),

"The invisible elementary particle of modern physics does not have the
property of occupying space any more than it has properties like color
and solidity. Fundamentally, it is not a material structure in space
and time but only a symbol that allows the laws of nature to be
expressed in especially simple form."

In this view, the indeterminacy relations are a tax we pay for using
classical terminology where it is not really applicable>>


Per quanto mi riguarda, l'enigma del dualismo � gi� risolto, perch�
sono fermamente convinto che tutte le propriet� corpuscolari si
potranno, in futuro, spiegare nell'ambito del solo paradigma
ondulatorio. Ma naturalmente, questa � solo una mia idea. Lungi da me
il pretendere che possa avere un qualche valore scientifico. Il
problema � che le mie cognizioni di matematica non sono sufficienti
per potermi cimentare nella elaborazione di modelli in proposito.

La prima cosa che farei sarebbe calcolare come una radiazione
elettromagnetica interagisce classicamente con una carica elettrica
(unitaria) non puntiforme ma che varia nello spazio come un pacchetto
d'onde, tenendo conto ovviamente della radiazione emessa da ogni
elemento di carica, e vedere che cosa viene fuori. Poi cercherei di
generalizzare le equazioni risultanti al caso di campi (e relative
sorgenti) qualunque. Anzi, forse all'inizio comincerei dal cercare di
capire cosa succede quando un'onda sonora interagisce con una sorgente
sonora che � descritta da un pacchetto d'onde.


> Non esiste di fatto quasi alcun
> libro che, anzich� divulgare, aiuti a *capire* lo stato delle conoscenze
> e i limiti di queste. In MQ un libro di questo tipo lo vedrei giusto
> intitolato come "Perch� la MQ non si pu� capire con il buon senso" che,
> oltre a spiegare il suddetto "perch�", si prenda la briga di spiegare
> con che razza di "senso" allora la MQ viene capita da chi di dovere...
> se e fino a dove viene capita e, nei limiti in cui viene capita, anche
> *come* viene capita.


Senza entrare nella problematica dell'entanglement (se possibile), mi
puoi fare un esempio di qualcosa di MQ che per te non si pu� capire
con il buon senso? Poi posso provare a dargli una mia interpretazione.


> Questo perch� di fatto a tanti potrebbe non interessare affatto *cosa fa
> la fisica* (altrimenti se la studierebbero per proprio conto; cosa che
> d'altra parte fanno in molti come passatempo), ma piuttosto *cosa fanno
> i fisici*, in particolare come funziona la loro mente e come
> costruiscono il loro modo di osservare e interagire con il mondo *nel
> loro campo specifico*. Per fare questo ho solo due possibilit�: o mi
> metto a fare l'antropologo (la tentazione c'�...) e mi studio gli
> scienziati alla stregua di trib� nella savana, cio� tramutandoli da
> indagatori di fenomeni in fenomeni da indagare, oppure... chiedo a loro
> di spiegare a me cosa stanno facendo, come lo stanno facendo e perch� lo
> stanno facendo e lo stanno facendo in quel modo.


Non la vedrei cos� complicata. Basta applicare le equazioni. Poi,
ognuno ci pu� mettere la propria interpretazione, ma le equazioni che
applica non cambiano.

Ciao,
Alberto.
Received on Sun Aug 19 2007 - 21:04:53 CEST

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