Re: Filosofia della Fisica
Giovanni "Darke" Neiman ha scritto:
>> verso l'esterno. Vedremo se non saremo altrettanto flessibili nel
>> guardarci indietro e soprattutto dentro.
>
> � difficile. il loro sapere non � trasmissibile e, soprattutto, mi
> sembra difficilmente "credibile" per chi non lo conosce.
Infatti credo che ci vorr� un po' di tempo...
>
>
> faccio un esempio: se uno dice che conosce le leggi della biochimica, io
> anche se non ne so niente gli credo perch� mi sintetizza un farmaco che
> funziona. se uno dice che ha trasceso la nostra realt� e mi da un
> abbozzo di descrizione, io ne sono al massimo affascinato ma poi boh...?
Secondo me � questione di prendere i loro simbolismi come una sorta di
"formalismo matematico" che opera sull'analisi della mente e delle sue
percezioni anzich� sui numeri. Se si prende il loro sapere filosofico e
lo si sfronda degli elementi religiosi, potrebbero divenire un terreno
di spunti filosofici non tanto per "trascendere la realt�" ma piuttosto
per comprendere meglio come noi percepiamo la realt� e, in ultimo,
capire perch� la nostra mente "funziona cos�" con i suoi pro, i suoi
contro e i suoi limiti.
Ad esempio, tanto per dirne una, perch� ci � difficile, senza
addestramento, "ragionare matematico" (in senso rigoroso) nonostante il
fatto che la natura sia strapiena di matematica. O se vuoi perch�
percepiamo la matematica come "artificiale" quando in effetti non
dovrebbe essere cos�. Insomma, per parafrasare Wigner, "perch� troviamo
assurdo che la matematica renda comprensibile il mondo".
Ed � solo uno degli spunti su cui potremmo essere aiutati da chi,
anzich� osservare il mondo si � dedicato ad osservare l'osservatore del
mondo... Almeno questa � la mia sensazione. Poi chi vivr� vedr�.
Ciao
Piercarlo
>
Received on Tue Aug 21 2007 - 13:14:06 CEST
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