Il 17 Ago 2007, 12:36, La teratogena assicuratrice di motofalciatrici
anoressiche <cor.bonukFANCULOSPAM_at_libero_NOMAIL_.it> ha scritto:
> Ho messo le mani su met� dei volumi ^_^ WOWOWWOWOOOO :) ma ancor
> prima di spulciarli sono in difficolt� persino con le citazioni
> (alla faccia del buon giorno che si vede dal mattino...). Ecco
> qui quella dal vol IV:
>
> "In the thirties, under the demoralizing influence of
> quantum-theoretic perturbation theory, the mathematics required
> of a theoretical physicist was reduced to a rudimentary
> knowledge of the Latin and Greek alphabets - Res Jost"
Guarda in arXiv: hep-th/9910243 (26 Nov 1999).
E' una risposta (ironica) alla battuta (ironica)
"The contribution of Axiomatic Quantum Field Theory to Physics is smaller
than any preassigned positive number <<epsilon>>"
che deride l'eccessivo rigore matematico usato nella formulazione AQFT
rispetto al suo effettivo contenuto empirico (in realt� enorme).
L'interpreterei pi� o meno con "ora la matematica la usiamo seriamente per
edificare teorie, non solo per calcolare sezioni d'urto".
>
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Received on Sat Aug 18 2007 - 16:44:07 CEST