Re: entropia...!

From: 3p <2g3m05_at_gmail.com>
Date: Sun, 05 Aug 2007 03:10:39 -0700

On 4 Ago, 10:19, Paolo Cavallo <paolocava..._at_alice.it> wrote:
> 3p ha scritto:
>
> > ... Ad esempio sui processi reversibili, �
> > corretto affermare che sono quei processi che possono essere
> > caratterizzati da una curva sul piano pV?
>
> Questa � una loro propriet�, ma certamente non la userei per definirli!
> Un processo reversibile � un processo che pu� essere "disfatto", che si
> pu� fare in modo che non sia mai accaduto. In termini meno pittoreschi,
> � un processo al termine del quale � possibile eseguire un secondo
> processo, che riporta il sistema *e* l'universo nello stato iniziale. In
> che cosa questa definizione (che avrai certamente incontrato) ti risulta
> inadeguata?

Non riesco a capire se le affermazioni "un processo reversibile � un
processo che passa per ravvicinatissimi stati di equilibrio" e "un
processo reversibile � un processo che pu� essere svolto alla rovescia
riportando le cose come stavano (in sistema+universo)" sono o no
equivalenti. Non sono molto convinto che le due cose sono equivalenti
(certo "processo reversibile" implica "processo che passa per
ravvicinatissimi stati di equilibrio" (se ad esempio espandiamo
velocemente lo stantuffo le molecole andranno semplicemente a coprire
il vuoto che si � creato, senza perdere la loro energia cinetica, le
invece lo espandiamo lentamente le molecole perdono la loro energia
negli urti contro lo stantuffo in allontanamento, ma allora come
diceva fadeh le considerazioni statistiche sono ineluttabili se si
vuole superare l'empasse) ma il viceversa non mi sembra vero)

Poi ad esempio c'� un'altra cosa che non capisco: gli enunciati di C e
K-P sono certamente equivalenti fra loro (c'� una bella dimostrazione
sul mazzoldi (che in verit� mi sembra fattibile anche solo con
grafici, senza conti) che si basa sul fatto che se "(non a)implica(non
b)" e "(non b)implica(non a)" allora tra a e b sussiste una doppia
implicazione), ma non mi sembrano *equivalenti* al teorema di Carnot,
che dice qualcosa di pi�. Le informazioni espresse da C e K-P sono un
po' riduttive, non dicono quanto lavoro � almeno necessario per
trasferire un tot di calore da T_C a T_H, non dicono quanto calore �
almeno necessario scaricare a T_C per svolgere un tot di lavoro.
Parlano solo delle impossibilit� dei casi limite. Dicono di meno. Il
teorema di Carnot mi sembra pi� quantitativo, non � equivalente.

Tra l'altro stavo dando un'occhiata al teorema di Carnot, si dimostra
che se una macchina termica pu� essere fatta funzionare alla rovescia
(trasformandosi cio� in pompa di calore) allora significa che quella
macchina termica ha rendimento maggiore, o al limite uguale, a
qualsiasi altra macchina termica. Ma in pratica cos� si ritorna al
problema della reversibilit�. Perch� come ciclo reversibile per
eccellenza si sceglie quello di Carnot e non un qualche altro ciclo.
Dovrebbe essere dimostrabile che gli altri cicli non sono percorribili
alla rovescia mentre quello di Carnot si. Devo studiare ancora.
Received on Sun Aug 05 2007 - 12:10:39 CEST

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