Re: significato fisico della grandezza V*Delta_P

From: <profdalcin_at_gmail.com>
Date: Tue, 9 Oct 2018 06:47:43 -0700 (PDT)

Il giorno lunedì 8 ottobre 2018 23:50:02 UTC+2, Soviet_Mario ha scritto:
> On 08/10/18 19:12, CarloS wrote:
 sull'asse X).
>
> Ma se ragiono sull'altro asse (perché no ? PV è un ente
> simmetrico se è vero che il prodotto è commutativo), allora
> solo i tratti isocori spazzano area, quelli isobari no.
>
> E io non capisco la ragione di questo trattamento
> asimmetrico (al di là della mera definizione di lavoro che è
> nullo se la forza applicata non produce spostamento).




Credo che sia giusto definire grandezze che siano utili per modellizzare i fenomeni. Il concetto di lavoro è risultato fondamentale e ci si è arrivati con una certa fatica. L'area sottesa al grafico p/V, e delimitata dall'asse V , rappresenta visivamente l'integrale che occorre calcolare per determinare il lavoro. L'altra area, quella delimitata dal grafico e dall'asse p, non ha un significato altrettanto immediato e generale: quindi la asimmetria di trattamento sta tutta qui.
> >

> > da queste equazioni si ottiene
> > V*dp = 2/3*dU= 2/3*Q
> >
>
> non ho capito, prima mi dicevi che non è né l'energia
> interna né il calore assorbito, ma qui mi pare di capire che
> invece si identifichi con entrambi a meno di coefficienti
> costanti ...
>



E' solo quello che succede per una particolare trasformazione (la isocora, in cui il lavoro è nullo) ma come ha scritto Giorgio Pastore lo stesso termine V*dp può coincidere con la variazione di qualche altra grandezza di stato (l'entalpia) in un altro tipo di trasformazione (l'adiabatica).

La cosa importante, forse, è capire che questo termine ha la dimensione dell'energia e il suo valore determina come il calore assorbito si ripartisce tra l'incremento di energia interna e il lavoro compiuto. Il come dipende dal tipo di trasformazione.


Ciao
Received on Tue Oct 09 2018 - 15:47:43 CEST

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