Re: lagrangiana non locale
On 14 Giu, 21:47, argo <brandobellazz..._at_supereva.it> wrote:
> On 14 Giu, 20:24, Valter Moretti <vmoret..._at_hotmail.com> wrote:
>
> > On 12 Giu, 21:16, argo <brandobellazz..._at_supereva.it> wrote:
>
> > > Poincare' invarianti direi che e' semplice;
>
> > Forse stiamo parlando di due cose diverse... Mi fai un esempio di
> > quello che intendi in questo caso
>
> Penso ad esempio ad una generalizzazione della parte quadratica di un
> campo scalare
>
> S=int (dx1dx2) phi(x1)O[x1-x2]phi(x2)
>
> con phi e O scalari sotto Poincare.
> Invece tu a cosa ti riferisci?
> Ciao
OK � quello che pensavo anche io, ma cos� ho dei problemi con le
grandezze conservate. Come tiri fuori le "cariche" classiche
conservate in virt� del teorema di Noether per quella lagrangiana
dovute all'invarianza di Poincar� (puoi metterci anche le derivate dei
campi per ottenere qualcosa di meno banale quando passi alle equazioni
del moto facendo la derivata funzionale). Puoi applicare qualche
generalizzazione del teorema di Noether a quel caso? (Non � una
domanda retorica, io non ci ho mai pensato seriamente).
Alternativamente uno potrebbe dire, chisseneimporta delle cariche
classiche, a me interessano quelle quantistiche e basta, ma come le
costruisco? Devo "quantizzare" e cerco gli operatori che commutano con
l'Hamiltoniana (oppure che soddisfano l'equazione pi� generale quando
sono funzioni esplicite del tempo). Non mi pare una cosa tanto facile.
Ma onestamente non ci ho mai pensato e non ne ho il tempo ora (mi
scuso anche con Tetis dato che non riuscir� a rispondere alle cose che
chiede).
Tutto questo invece non c'entra con la polinomialit� delle lagrangiane
locali che si usano, che invece mi sembra solo un requisito di
semplicit�...
Ciao,
Valter
Received on Fri Jun 15 2007 - 11:57:23 CEST
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