Re: Lo scaldabagno

From: Blue moon <21800invalid_at_mynewsgate.net>
Date: Tue, 03 Jul 2012 12:59:23 GMT


lefthand <nontelodico_at_qui.da.me> ha scritto:

> Il Sat, 23 Jun 2012 09:54:16 +0000, Blue moon ha scritto:
>
> > Dopo una discussione con degli amici, che hanno sempre operato, come
il
> > sottoscritto, nel campo termico, sottopongo alla Vs. attenzione questo
> > quesito, la cui soluzione mi direte essere corretta o meno.
> >
> > LO SCALDABAGNO
> >
> > Uno scaldabagno con resistenza funzionante alla tensione di 220 V con
> > frequenza
> > 50 Hz
>
> E la potenza di 2kW l'hai stimata o è un dato del problema.
>
> > presenta delle dispersioni del 20%, ossia solo l'80%
> > dell'energia elettrica
> > assorbita si trasforma in energia utile di riscaldamento dell'acqua.
>
> Non ho capito molto il senso di questo dato. In che senso dispersioni?
Se
> sono dispersioni termiche, sono in funzione della differenza di
> temperatura acqua-ambiente. O intendi riferirti allo sfasamento della
> corrente alternata? Perché non credo che in uno scaldacqua ce ne sia
> granché.
>
Stiamo parlando di resistenza, in cui tensione e corrente sono in fase, a
differenza dei casi con componenti reattivi (induttanze e capacita').
E' evidente che, parlando di C. A. sinusoidale, se non diversamente
specificato, ci si riferisce comunque al valore efficace.
Le dispersioni cui accennavo sono ovviamente quelle termiche e non esiste
alcun presupposto di verosimiglianza dei dati, puramente ipotetici
(Potenza di 2 KW piuttosto che 1,2 KW, rendimento pari a 0,8 compresa la
componente termica, essendo il rendimento elettrico molto elevato, ecc.).
Trattandosi di dati puramente ipotetici, non esisteva alcuna intenzione a
riferirsi ad un impianto reale, ma solo ai principi di calcolo.

Received on Tue Jul 03 2012 - 14:59:23 CEST

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