Re: A proposito della religiosità di Einstein
EF ha scritto:
> "3p" <2g3m05_at_gmail.com> ha scritto
>
> > Einstein non
> >> credeva assolutamente n� all'immortalit� dell'anima, n� a un Dio
> >> personale
> >> (neppure quello della tradizione ebraica);
> >
> > hai perfettamente ragione, Einstein parlava di "religiosit� cosmica",
> > ma si tratta di una cosa che ha ben poco a che vedere con le religioni
> > dogmatiche (non dico che non abbia assolutamente nulla a che vedere
> > con esse, ma quasi nulla). Sulla religiosit� di Einstein si sente dire
> > di tutto e il contrario di tutto, la verit� � molto semplice: possiamo
> > riassumere la sua religiosit� nelle parole *mistero*, *stupore* e
> > *incanto* per lo splendore della verit�, della quale riusciamo a
> > scorgere solo una minima parte. La fisica � una cosa che da i brividi.
> > Tutto qui.
> >
> > Volevo solo puntualizzare che chiunque affermi che Einstein credesse
> > in un qualcosa come il dio cristiano, l'immortalit� dell'anima o altre
> > cose del genere, dice delle precise falsit� (a che pro poi?). La mia
> > personale opinione � che i grande scienziati che si dichiarano
> > credenti in una qualche fede lo fanno per megalomania, per essere
> > eccentrici, per far parlare di s�, ecc.
>
>
> > (la religiosit� cosmica non � una *fede* ma un sentimento).
>
> Mi piacerebbe leggere una chiarificazione semantica della differenza.
Le fedi esprimono punti di vista sulla realt� delle cose, ad esempio
possono sostenere che se tizio prega per far guarire caio, caio avr�
maggiori probabilit� di guarigione. A volte esprimono addirittura
opinioni non solo prive di riscontro scientifico, ma violentemente
autocontraddittorie, come quella di un dio buono e onnipotente. Il
sentimeno che einstein chiamava religiosit� cosmica non ha nulla a che
vedere con tutto ci� (anche se ha a che vedere con alcuni aspetti
tipici di tutte le fedi, ad esempio ho trovato che in qualche punto
del CCC c'� pura e semplice religiosit� cosmica)
> > Immaginio che la mia sia un'opinione un
> > po' arrogante e poco rispettosa, ma � esattamente ci� che penso.
>
> Il cardine �, IMHO, che se uno scienziato crede in qualcosa di immanente,
> poco importa la sua identificazione. L'atto di abiura della scienza come
> genitrice di ogni spiegazione � compiuto.
> Con tua buona pace e senza megalomania o eccentricit� di sorta.
> Non sono credente, ma rispetto profondamente i credenti.
> Un po' meno gli untori.
>
> Saluti
>
> Enzo Franchini
Sai che non ho capito quasi nulla di quanto hai detto? Potresti
spiegarti con altre parole? Non ho capito. Io non ho mai detto di non
credere in niente se non alla scienza, la ragione va *sempre*
rispettata ma in se non � n� buona n� cattiva, esattamente come
un'automobile, ovviamente nella vita bisogna anche credere ad altre
cose, non antiscientifiche, semplicemente cose che esulano totalmente
dall'ambito della scienza (per esempio il fatto che i comportamenti
dettati dall'amore sono giusti e quelli dettati dall'odio sbagliati).
Non so cosa tu possa pensare di me, ma voglio puntualizzare che io
rispetto i credenti, per questo li critico se penso sia bene farlo.
Quelli che faccio pi� fatica a rispettare (e non ne vado orgoglioso
perch� la mancanza di rispetto non � una cosa di cui andare
orgogliosi) sono gli *scienziati* che sostengono che se muori dopo che
un tale ti ha spruzzato addosso un po' d'acqua pronunciando certe
parole andrai in paradiso, mentre se muori dicendo parolacce perch� in
quel momento ti si sono rotti i lacci delle scarpe andrai all'inferno.
Io mi rifiuto di credere che chi ha ricevuto un'educazione scientifica
possa seriamente credere a queste cose. E faccio fatica a portare
rispetto per chi mente sapendo di mentire (e questo, IMHO, � il caso
degli scienziati "credenti"), anche se come diceva Einstein citanto
Schopenhauer: "un uomo pu� fare ci� che vuole ma non pu� volere ci�
che vuole", ci� dovrebbe renderci tutto pi� tolleranti e comprensivi
verso le posizioni degli altri. Tolleranza o comprensione naturalmente
non devono per� impedirci di dissociarci nettamente da chi afferma che
� sbagliato donare gli organi se no quando il giorno dell'apocalisse
ci sar� la resurrezione della carne poi ti mancano i pezzi. E'
mancanza di rispetto dissociarsi? Non potrebbe essere che invece �
mancanza di rispetto non dire la propria opinione anche se a qualcuno
potrebbe dare fastidio? (e credo sarebbe una mancanza di rispetto
particolarmente nei suoi confronti). Voglio citare un brano di Max
Born (tratto da "la sintesi einsteiniana")
"Se il foglio di carta su cui ho appena finito scrivere vola
improvvisamente dal tavolo, nessuno pu� impedirmi di pensare che sia
stato portato via da un fantasma... per esempio dallo spettro di
Newton. Ma alla luce del buon senso sono piuttosto portato a ritenere
che qualcuno sia entrato dalla porta e si sia creata una corrente
d'aria proveniente dalla finestr aperta; tale ipotesi, anche se non mi
sono accorto di questa corrente, � ragionevole perch� mi permette di
stabilire una relazione tra il fenomeno che voglio osservare e altre
circostanze osservabili. E' infatti un atteggiamento critico nello
scegliere le cause possibili che distingue il tentativo di costruire
una descrizione della realt� basata sulla ragione, proprio della
ricerca fisica, dal misticismo, dallo spiritualismo e da analoghe
manifestazioni dell'immaginazione controllata"
Quanto alla mia presunta mancanza di rispetto per i credenti, che mi
sembrava di intravedere nella tua risposta (anche se non ne sono
sicuro, ripeto che non la ho proprio capita), sappi che sono un tale
mangiapreti che il mio nickname � per ammirazione verso quello che per
me � un vero e proprio mito.
Received on Thu May 24 2007 - 20:05:13 CEST
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