Re: L'origine della vita

From: Jon Lester <jon.lester_at_hotmail.it>
Date: Fri, 18 May 2007 08:43:45 +0200

Enrico SMARGIASSI ha scritto:

> Jon Lester wrote:

> > Talmente ovvie!

> Mi fa piacere che tu le consideri ovvie. Ti ricordo che tra queste c'e`
> l'onnipotenza di Dio. Tienine conto nel seguito.

> > Ed hai glissato sul pentimento

> Se poni domande non rilevanti e' chiaro che non ti rispondo. Ho
> abbastanza esperienza di discussioni in rete per sapere cosa succede se
> ci si mette a seguire domande non inerenti l'argomento poste da chi non
> ha intenzione di restarvi aderente. Per esempio il pentimento non
> c'entra nulla col mio ragionamento: rileggi il thread e capirai perche'.

Non ci ho fatto caso ma effettivamente stiamo attribuendo una
caratteristica a Dio, il che non e' affatto razionale.

> > Cioe' Dio aveva l'alternativa di creare un universo in cui l'uomo poteva
> > anche non dannarsi?

> Non lo so e non importa. Al fine del mio argomento basta sapere se Dio
> puo' salvare un'anima solo volendolo. Essendo onnipotente - cosa
> "ovvia", vedi piu' sopra - puo' farlo. E questo *dato* l'attuale
> universo, *indipendentemente* da chi come e perche' l'abbia fatto.

Tu continui a paragonare il libero arbitrio ad una pistola ed io te lo
contesto. Questo perche' fa apparire Dio come quel padre incapace (o
cattivo scegli tu) che lascia un'arma alla portato del bambino. E' il
senso dell'azione che cambia se Dio non ha avuto una scelta. Ma anche
avendo una scelta quale era l'alternativa?

> Come vedi, il mio argomento resta lo stesso e fila - o cade -
> indipendentemente dalla risposta alla tua domanda. Che e' quindi
> irrilevante.

Vedi sopra.

> > Si puo'
> > con la ragione stabilire quali siano state le scelte e le intenzioni di
> > Dio all'atto della creazione?

> Domanda irrilevante. Vedi sopra. Qualunque siano state le scelte divine,
> essendo onnipotente ha comunque la scelta di salvare il peccatore. O
> forse Dio non e' cosi' "ovviamente" onnipotente come dici?

Il fatto di salvare un peccatore e' legato al libero arbitrio attraverso
il pentimento. Dunque non e' strettamente parlando una scelta di Dio ed
indipendente dall'eventuale onnipotenza di Dio.

> > Ne' il libero arbitrio assegnato da Dio secondo
> > il tuo argomento (aveva una scelta?)

> Domanda irrilevante. Vedi sopra. Se anche Dio non avesse avuto scelta,
> ha comunque la scelta di salvare il peccatore. O forse Dio non e' cosi'
> "ovviamente" onnipotente come dici?

Stai commettendo una leggerezza logica per la quale il tuo argomento del
padre-bambino-pistola puo' non applicarsi come ho datto sopra.

> > L'uomo e' consciente delle proprio scelte e sa di avere delle scelte,

> E queste scelte sono in buona misura non sue. Il fatto evidente che i
> valori e le azioni di un uomo siano funzione dei suoi dettagli
> biografici - che tanto dettagli non sono: nascita, religione dei
> genitori, epoca, ecc. - mostra come il libero arbitrio che abbiamo non
> sia sufficiente, ma sia anzi dominato da tanti fattori.

Non sapevoe che fossi cosi' condizionato quando devi decidere se spararti
con una pistola o meno. E questa dipendenza dai fattori ambientali mi
lascia sempre molto perplesso.

> In effetti qui si puo' innestare l'unica obiezione forte che IMHO si
> puo' dare al mio argomento: e cioe' che Dio per giudicare una persona si
> basa anche sua sua storia, i suoi condizionamenti, ecc.. In altre
> parole, che Dio tiene conto che il libero arbitrio in realta' e poco
> libero. Non e' forse questo il senso della Parabola dei Talenti: "a chi
> piu' ha piu' sara' chiesto"? Certo, questo ha delle conseguenze un po'
> paradossali: per esempio che di due persone di vita eticamente circa
> equivalente il cattolico corre piu' rischio dell'Inferno piuttosto che
> l'ateo o l'animista; o che il proselitismo religioso sembra abbastanza
> vano. Ma la Fisica mi ha insegnato che i paradossi non bastano per
> invalidare una tesi.

> [Devo confutarmi da solo! Cosa mi tocca fare :-)]

Spero di averti chiarito il mio argomento. La scelta di dannarsi o meno e'
legato alle scelte del singolo. Un uomo puo' essere probo indipendemente
dal suo credo religioso. Questo e' l'aspetto piu' bello del libero
arbitrio.

> > Hai una ben misera visione dell'uomo.

> Cerco di vederlo com'e`. La constatazione dell'incapacita' umana di
> raggiungere verita' metafisiche non mi pare sminuisca la dignita'
> dell'uomo. Trovo invece misero raccontarsi belle favole per credere di
> saperne di piu' di quanto in realta' non si sappia.

> > Se e' solo per contestare una certa visione ingenua di Dio mi trovi
> > pienamente d'accordo.

> Be', non era il punto di partenza di tutta la discussione?

Jon

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Received on Fri May 18 2007 - 08:43:45 CEST

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