Re: L'origine della vita

From: Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP>
Date: Fri, 11 May 2007 10:54:21 GMT

Enrico SMARGIASSI ha scritto:
> Soviet_Mario wrote:
>
>> religioso, � implicita : essi sostengono che Dio (o i suoi alias,
>> profeti, messia, etc) si sia espresso attraverso le rivelazioni
>
> Esatto, *le* rivelazioni. Quale seguire? Ce n'e` piu' di una, ed hanno i
> difetti 1) di essere propagate da uomini, e non da Dio direttamente, 2)
> di essere in contrasto tra loro, 3) di non raggiungere tutti gli esseri
> umani.

ah, ma io non mi sognavo di contestare a livello personale
quanto hai scritto (come te, tra le varie alternative, non
saprei quale scegliere n� come sceglierla ... dovendo proprio
farlo). Solo che mi immedesimavo. Per un credente anche questo
secondo problema mica sussiste : l'unica rivelazione valida �
quella cui crede lui (e, se esistono, altre compatibili).

>
> L'evidenza storica mostra che la mente dell'uomo evidentemente non e'
> sufficiente a dirimere tale questione.

l'uomo inteso come un tutt'uno si, non pu� farlo. Ma a livello
di singole etnie, il problema � affrontato essenzialmente da una
prospettiva locale. Anche quando non esisteva la scienza come
"dottrina" (brutta parola, vabb�, come forma di ragionamento),
ci sono sempre stati i credenti (self) e mis-credenti (non-self).
La rivelazione propria (self) era la migliore che dava
indicazioni su cosa era bene e cosa male. Quella altrui, a
seconda, poteva non essere adeguata o proprio essere contraria
(con notevole plasticit� di giudizio a seconda del contesto e
interessi, ovviamente : in caso di alleanze vantaggiose grosse
differenze potevano essere anche tollerate, in caso contrario
per quisquiglie potevi essere arso vivo e bollato come eretico).

> L'uomo e' quindi (nella visione
> teistica) proprio nella situazione del bambino di quattro anni che si
> trova di fronte alla pistola, e non ha la capacita' di stabilire quale
> sia il comportamento adatto. Il mio paragone percio' regge.

mah .... penso che stiamo valutando il problema da una
prospettiva diversa. Tu da un punto di vista globale di un uomo
generico (che tranne che nella scienza non esiste ancora e non �
mai esistito, come subset condiviso di valori, tranne che per
pochissimi fondamentali), io mi mettevo nella prospettiva del
singolo credente o nel suo "gruppo". Da ci� la valutazione
diversa. Poi, se penso con la mia testa, invece la penso
esattamente come te e, fossi credente, avrei dei dubbi atroci se
davvero avessi scelto la fede pi� vera delle altre o no.
ciao
soviet
Received on Fri May 11 2007 - 12:54:21 CEST

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