Re: Il riscaldamento planetario e' causato dall'attivita' solare?

From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Fri, 04 May 2007 13:27:37 GMT

Il 04 Mag 2007, 11:39, Pangloss <marco.kpro_at_tin.it> ha scritto:
> [it.scienza.fisica 02 mag 2007] Tetis ha scritto:
>
> > Nel capitolo sul global warming di:
> > http://en.wikipedia.org/wiki/Solar_variation
> > trovi discusse ampiamente le contrapposte tesi.
>
> Grazie per l'ottimo link.
> Dopo avere letto wiki l'articolo di Battaglia mi pare fazioso.
> Si puo' sostenere a spada tratta una tesi controversa, ma presentarla
> come un fatto assodato, citando esclusivamente referenze favorevoli e
> tacendo invece su quelle contrarie, non e' un modo corretto di fare
> divulgazione scientifica.

Battaglia ha evidentemente una sensibilit� partigiana, ma
questo non vuol dire che quello che dice sia fazioso, se
leggi con attenzione noterai che il fuoco di fila contrario
all'evidenza di correlazioni attivit�-temperatura � in buona
misura molto recente. Alcuni articoli risalgono addirittura
al 2006, prima di allora si pu� pensare che Battaglia si sia
limitato ad esaltare l'attenzione su fatti comunemente condivisi,
per lo meno fra addetti ai lavori.

> Che le variazioni climatiche siano dovute "anche" alle variazioni dell'
> attivita' solare e' una tesi decisamente plausibile, ma non si puo' dire
> che i dati di osservazione oggi disponibili dimostrino l'esistenza di una
> relazione (stretta o tendenziale) in modo inconfutabile.

Questo � un campo minato. Se uno ti fa vedere il diagramma con le
ampiezze di velocit� di alcuni atomi di una molecola fatta da un centinaio
di atomi
tu avrai molta difficolt� a riconoscere la bench� minima regolarit�
in quel tracciato. Se per� uno poi ti fa vedere i modi normali di
oscillazione
ed i modi rotazionali, dopo averti spiegato cosa sono le trasformate di
Fourier
e ti mostrer� che � possibile scaldare una molecola usando selettivamente
una
sorgente a microonde ed un laser infrarosso, dovresti essere un campione
di ostinazione per negare l'evidenza. Ovviamente si pu� fare anche il
contrario,
se uno ti mostra una trasformata di Fourier piena di regolarit� tu gli puoi
sempre
esibire una bella somma dei modi e negare ogni addebito :-)

E' vero che in fisica dell'atmosfera la situazione teorica non � altrettanto
fulgida che in fisica molecolare, ma il fatto che esistano nei moti
atmosferici
delle regolarit� a larga scala estremamente sensibili a quella che,
ricordiamocene,
� praticamente l'unica sorgente di non equilibrio, a parte l'energia
nucleare che
proviene dal nucleo terrestre e che si esprime fra l'altro nelle attivit�
vulcaniche,
� un tema di discussione per coloro che si
occupano di sistemi dinamici pi� o meno dal tempo di Lorenz.
Mi spiego con un altro esempio: se uno si limita a guardare all' intensit�
del
campo gravitazionale solare e degli altri pianeti nei pressi di Saturno
e si trova uno che gli va a sostenere che la forma degli anelli cambia
nel corso degli anni a causa della disposizione relativa dei pianeti
avr� facile gioco a sostenere che questa � astrologia di bassa lega,
avr� ragione,
salvo poi che studiando in dettaglio i problemi di stabilit� dei sistemi
dinamici
complessi potrebbe scoprire che non era poi una tesi tanto peregrina se la
si
fosse applicata all'effetto dei satelliti. Cos� quando per qualche istante,
da aerei sperimentali sovietici che lavoravano in alta quota, fu possibile
osservare gli anelli di Urano, alcuni astronomi "pretesero" di "indovinare"
una serie di satellidi di Urano, il Voyager 2, il 24 Gennaio del 1986 li
osserv� tutti, uno dopo l'altro.

> Se effettivamente c'e' una relazione tra attivita' solare e temperatura
> globale, rimane da capire in quale modo essa fisicamente si eserciti.
> Sono sempre piu' convinto che sia semplicistico ritenere che le
> fluttuazioni della potenza totale irraggiata dal Sole siano tali da
> giustificare il global warming.

D'altra parte finch� non mostri un modello che renda conto del global
warming, in tutti i dettagli, sulla base dei parametri fisicamente
misurabili e senza chiamare in causa le variazioni dell'irragiamento
solare, le periodicit�, e la struttura degli attrattori caotici dei due
sistemi
non potrai certo dire che questa convinzione sia conclusiva. Personalmente
ritengo che il fatto di osservare una diretta evidenza della crescita della
CO_2 e della crescita della temperatura sia molto pi� che un indizio, ma
da un indizio ad un inchiesta con sentenza in giudicato di tempo ne corre,
e purtroppo, il rischio � che nel frattempo i veri colpevoli rimangano
liberi di agire indisturbati.

> Secondo wiki i dati satellitari piu' recenti mostrano che le fluttuazioni
> sono al limite della sensibilita' degli strumenti e cioe' dell'ordine di
> grandezza dell'1/1000 (almeno negli ultimi decenni).
>
> Anni fa avevo elaborato per hobby un semplice modello per calcolare le
> temperature medie di equilibrio radiativo di un pianeta in funzione della
> sua distanza dal Sole, ottenendo il seguente risultato (da usarsi con
> cautela in mancanza di riscontri bibliografici):
>
> T = 1/2 * (P/pi*sigma*r^2)^(1/4)
>
> ove: P = potenza totale irraggiata dal Sole
> sigma = costante di Stefan-Boltzmann
> r = distanza del pianeta dal Sole
> Il risultato non dipende dalle caratteristiche fisiche del pianeta
> (in particolare dall'albedo) e corrisponderebbe alla temperatura media
> superficiale di un pianeta in rapida rotazione e privo di atmosfera).
> Numericamente per la Terra ottengo un valore teorico T=279K.


Questo � un classico esercizio che proponevo ai miei studenti per
familiarizzare con la radiazione di corpo nero, ma insieme a questo
esercizio poi davo anche una fotocopia con lo spettro solare acquisito
in quota e con lo spettro solare acquisito a terra, seguito dal commento:
abbiamo quindi scoperto che il Sole non � un corpo nero.
   
> Immagino che nella letteratura astrofisica si possa trovare facilmente
> qualcosa di piu' raffinato, comunque per quanto riguarda il tema in
> discussione basta esaminare la conseguenza:
>
> (Delta T)/T = 1/4 * (Delta P)/P
>
> che in sostanza discende dalla legge di Stefan per il corpo nero.
> Ecco perche' asserisco che per causare "direttamente" una variazione
> Delta T = 1K si dovrebbe verificare una variazione di 15/1000 nella
> costante solare, in netto contrasto con le osservazioni.

Certamente, ma il punto delicato � la nozione di causa diretta, quando
si parla di un sistema come quello atmosferico che ha come minimo
una decina di feed-back significativi aggangiati gli uni con gli altri.

> Ciao.
>
> --
> Elio Proietti
> Valgioie (TO)
>
>

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Received on Fri May 04 2007 - 15:27:37 CEST

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