marcofuics ha scritto:
> On 26 Apr, 10:33, Paolo Brini <paolo.br..._at_iridiumpg.cancellacom>
> wrote:
>
>> al momento l'elettrone � considerato privo di struttura e dotato di
>> "vita eterna", nel senso che non si prevede alcun suo decadimento.
>> ......(cut).....
>> Sarebbe interessante vedere se un elettrone dotato di una sottostruttura
>> possa essere compatibile con il teorema di Coleman e Mandula (di primo
>> acchito credo di no);
>
>
> Ma questo varrebbe solo per Yang-Mills?
Se ho ben inteso la domanda (il che non � certo) risponderei "si,
anche". Sarebbe un problema certamente anche per le teorie di gauge non
abeliane (Yang-Mills). Il teorema generalizzato (non nella forma
originale, per�) pone anche dei limiti alle possibili supersimmetrie (v.
citazione al termine), e quindi ha un valore che va oltre tutto ci�.
> Cosa implicherebbe una struttura per l'elettrone? Soltanto una
> interazione tra i costituenti?
Questo sarebbe un problema, ma non � il solo.
> Ovviamente pensandola cosi' sono problemi...la struttura tu la vedi
> solo usando la prospettiva particellare, e quindi sei vincolato alle
> interazioni ai corpi./campi.
In questo contesto si. Non sono necessariamente vincoli del "mio modo di
pensare"; lo sono quando ci si cala nel Modello Standard e si guarda che
tipo di realt� esso descriva. Si tratta di una realt� in cui l'elettrone
deve essere privo di sottostruttura.
Una grande mole di dati sperimentali conferma questa descrizione
(altrimenti possiamo cambiare ad hoc un po' di parametri per salvare il
salvabile :-) ); ovviamente la realt� non � obbligata a conformarsi al
Modello Standard e ci sono anzi indicazioni che tale modello dovr�
essere prima o poi revisionato/abbandonato, come � normale nella scienza.
Visto che dall'ultima frase quotata deduco una certa tua ostilit� verso
una descrizione delle interazioni "tramite campi" e verso i bosoni
mediatori, per superare questi vincoli proponi forse la geometrodinamica?
Andando avanti, io ho citato l'originale teorema di Coleman-Mandula, e
puoi fare riferimento sia alla sua forma originaria sia alla sua
generalizzazione nell'articolo pubblicato da Pelc e Horwitz su J.Math.
Phys. 38 del 1997, disponibile anche sugli arxiv:
http://www.arxiv.org/abs/hep-th/9605147
Ciao,
Paolo
Received on Mon Apr 30 2007 - 10:20:08 CEST