Re: C# e Java usati dai fisici?

From: Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP>
Date: Mon, 16 Apr 2007 13:47:08 GMT

SB ha scritto:
> Il giorno Wed, 11 Apr 2007 18:41:36 GMT, Paolo Russo <paolrus_at_libero.it> ha
> scritto:
>
>
>> GASP! Ti pare davvero la stessa cosa? E` come paragonare un programma
>> che converte testi da un formato a un altro con uno che li traduce da
>> una lingua a un'altra. L'assembly non e` che una rappresentazione
>> confortevole del linguaggio macchina per editarlo piu' facilmente.
>> Salvo casi eccezionali, nessuno sano di mente scriverebbe direttamente
>> in linguaggio macchina.
>
> Non sono d'accordo, i compliatori ottimizzano ma per raggiungere la massima
> efficenza devi usare l'assembler.

beh, se ne � parlato di recente sul NG di C++. In programmi
grandi o medio grandi, di solito solo una minima parte del
codice risulta cos� vincolante (collo di bottiglia) per le
performance globali da richiedere ottimizzazione. LA stragrande
maggioranza del codice, scritta in asm, � puro autolesionismo.
Certo, in un PLC con 1 KB di memoria devi per forza spremere
sino all'ultimo byte di spazio, e quindi non linkare nulla di
superfluo, e invece di funzioni scrivere procedure che usano i
registri per risparmiare qualche altro byte di spazio (come
codice). Ma � un contesto piuttosto circoscritto.
Per il resto non dico che non serva o debba essere un tabu, solo
che l'asm va davvero usato in punto iper-critici. Tipo, se hai
un calcolo con dieci livelli di annidamento, � probabile che sia
necessario scrivere in asm i passi del decimo, � possibile che
anche il nono ti faccia racimolare qualcosa, oltre probabilmente
perdi il controllo di quel che stai scrivendo (o come altri
dissero, che lo perdano eventuali colleghi .... o te stesso il
mese sucessivo quando hai scordato i dettagli).

> Io uso spesso routines in linguaggio macchina i microcontrollers per ottenere il
> massimo delle prestazioni ad esempio in interrupts veloci dove magari usando il
> C dovrei usare risorse esterne.

beh, come si diceva, � un contesto particolare. L' tutto �
critico, e al contempo � inconcepibile un grosso programma.

>
> E la cosa � usata anche in campo scientifico ad esempio in calcoli ricorsivi.

> Ricordo di aver letto che il famoso bug della FDIV sul primo Pentium fu scoperto
> da un ricercatore mentre l'usava in assembler per calcoli astronomici
>
> Programmare in assembler � pi� difficile, questo s�.

mi associo ai commenti : pi� che difficile crea disordine, �
poco espressivo, difficilmente manutenibile, non portabile,
anarchico (ti permette tutto e non ti segnala niente di
irregolare in fase di assemblaggio), e non si presta a costruire
per livelli di astrazione progressivi. Quindi serve solo nei
contesti adeguati, altrove comporta solo rischi enormi senza
grossi benefici.
ciao
Soviet
>
> --
> ciao
> Stefano
Received on Mon Apr 16 2007 - 15:47:08 CEST

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