"Joshua 5" ha scritto:
> cominciano a cascarti le braccia perch� dici, diamine, ma quanta e che
> razza di matematica c'� dietro alla fisica?
In effetti ce n'e' un fracco, e in certi casi anche piuttosto astrusa
:-)
> Cosa fanno 'sti fisici?
> Passano le giornate alla lavagna e al computer a risolvere astrusi
> problemi matematici, o invece, vanno in laboratorio a realizzare nuovi
> dispositivi elettronici? E a quel punto ti chiedi...ma questi
> acceleratori di particelle...li costruiscono pi� i fisici o i tecnici?
Ecco qui direi che ti manca un aspetto essenziale, che si chiama
"specializzazione".
Ormai da moltissimo tempo nessun fisico sa tutto.
Per cominciare, c'e' la grande distinzione fra _sperimentali_ e
_teorici_, che non e' nata oggi, ma aveva gia' preso piede nell'800.
La maggiore padronanza della matematica e' ovviamente richiesta ai
teorici, che altrettanto ovviamente non fanno esperimenti (salvo
eccezioni, ormai rarissime). E viceversa.
La costruzione di un acceleratore in effetti e' molto piu' problema da
ingegneri che da fisici, anche se di sicuro ci partecipano anche
fisici, che possono dare idee, risolvere problemi inattesi, e simili.
I fisici sperimentali *lavorano* con gli acceleratori, che e' un'altra
cosa: cosi' come un astrofisico non si fabbrica da se' il telescopio...
> E poi, la fisica non era quella disciplina in cui fai l'ipotesi,
> t'inventi un esperimento per confermarla, e poi, se va bene, formuli
> la legge....?
Certo che e' cosi', ma esiste la "divisione del lavoro".
Le ipotesi e le leggi sono soprattuto affare dei teorici; gli
esperimenti e la loro interpretazione sono affare degli sperimentali.
> se il fisico sia essenzialmente un matematico (d'altronde li usano nei
> grandi gruppi finanziari...ma allora perch� esistono ancora due
> facolt� distinte, fisica e matematica?), o se riesca a districarsi tra
> le due (e allora perch� non potrebbe essere una branca
> dell'ingegneria?) Boh....
Si', posso capire che ti appaia complicato, eppure dal di dentro e'
chiarissimo: un fisico non e' un ingegnere e non e' un matematico.
Anche se esistono non solo interazioni, ma anche figure di
transizione, persone che a volte cambiano mestiere...
La differenza essenziale tra il fisico e il matematico e' che al
fisico interessa il mondo reale, al matematico no.
(Anche se a volte mi domando se quelli che lavorano sulle stringhe
s'interessino davvero al mondo reale :-)) )
Rispetto all'ingegnere, la differenza essenziale e' che questo
vuole realizzare cose che funzionano; il fisico vuole capire come
funzionano le cose (non e' un gioco di parole: pensaci su...)
> E allora che fo? Mi compro un libro di fisica per l'universit�? E
> quale? E se cominciano a comparire parole strane come "autovettori,
> autovalori, algebre di Lie..." (qualsiasi cosa esse siano)?
Ti diro': non e' questo l'unico problema...
Quando tanti anni fa passai dal liceo all'universita' la fisica mi
sembro' irriconoscibile, e non c'entrava niente la matematica: era
proprio un'altra cosa (e molto piu' bella...).
> D'altronde, dopo aver letto il libro di Penrose, non posso pi� far
> finta di nulla e pensare che la fisica sia quella del Caforio-
> Ferilli...
E fai bene :-)
Incidentalmente, il Caforio-Ferilli lo conosco abbastanza, perche' ci
studia (o meglio *non* ci studia) mio nipote.
Non posso proprio dire che mi piaccia.
C'e' un sacco di roba, ma e' un libro piatto, non si solleva mai al di
sopra della "aurea mediocritas".
Sara' per questo che ha tanto successo tra gli insegnanti? :)
Non che sia facile fare di meglio, intendiamoci. Pero' bisogna pure
dirlo che la fisica non e' quella...
--
Elio Fabri
Received on Wed Apr 04 2007 - 20:46:56 CEST