Re: La relatività di Rovelli
On Jun 11, 9:43�am, marcofuics <marcofu..._at_netscape.net> wrote:
[...]
> Tutto quello che tu sollevi a critica (11 pti?) beh si possono riassumere in uno soltanto:
> <<come si misura il tempo>>? visto che tu sostanzialmente imposti un discorso altamente operativo... cioe' imposti il tutto allo scopo di poterlo effettivamente misurare "il tempo".
> A cui si associa : cosa e' un orologio?
> Beh, io pero' ho intravisto nel discorso di fatal_error (non l'ho capito, premetto) non una sovversione concettuale ma bensi' una riformulazione allo scopo di spostare quello che il tempo si porta appresso come fattore di <<complessita' dovuto alla sua fumosita', alla sua in-esistenza>> verso altri concetti.
Il problema e' che chiedersi cos'e' il tempo, e' utile, ma una volta
definito un modo per misurarlo, smette di essere fisica (cioe' il
"chiedersi" cos'e').
Tu mi dirai, come dice Fatal: "ma per sapere come misurarlo devo prima
sapere cos'e' ". Il punto e' che tu non lo saprai MAI "che cos'e'
realmente". E questo non tanto per una nostra ignoranza, quanto
perche' *non e' di questo che si occupa la fisica*. Sembra un
controsenso ma non lo e'.
Il tempo e' cio' che misurano gli orologi.
Dice Fatal: "e CHE COSA IN REALTA? misurano gli orologi?"
E' qui l'errore! Che anche tu sembi commettere. Una volta definito
l'orologio come strumento di misura, con certe modalita' di
funzionamento, esso *smette* di essere legato a qualcos'altro di
filosofico: *La Fisica si occupa dei numeri, NON delle idee*.
NON C'E' IL TEMPO, per come lo intendete voi, ovvero come entita'
filosofica, *ci sono solo gli orologi*.
Puo' darsi che sia questo che in realta' intende Fatal, e ancora non
se ne sia accorto...
--
cometa_luminosa
Received on Tue Jun 12 2012 - 13:03:18 CEST
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