Valter Moretti ha scritto:
> Caro Paolo, quello che volevo semplicemente dire � che, anche se io
> posso condividere almeno parte delle tesi di fiondo di Feyerabend (il
> "tutto pu� andar bene") e credo che lo facciano la maggior parte dei
> ricercatori in qualsiasi ambito delle scienze, "il metodo scientifico
> non esiste, � definito a posteriori ed � un'invezione di certa
> filosofia/ricostruzione stroica degli eventi scientifici"...non
> codivido affatto i metodi estremestici e provocatori che Feyerabend
> usava per spiegare le sue tesi. Tali provocazioni lo hanno portato ad
> affermazioni spericolate, sbagliate e/o pericolose che possono essere
> usate contro la scienza da persone incompetenti o interessate. E' vero
> che qualunque affermazione presa fuori dal contesto pu� usarsi in
> questo modo, ma � vero che ci� � estremanente facile con Feyerabend...
> e secondo me non gliene importava assolutamente nulla, malgrado
> sapesse di essere considerato un autorit�: ci viveva su questi
> "malintesi" che lui stesso provocava. Tutto qui.
Ciao Valter,
ho capito perfettamente. Si tratta di modi diversi di porsi di fronte...
alla vita, addirittura. Per me hanno ugual dignit� sia gli atteggiamenti
pacati che quelli provocatori, ma capisco perch� le provocazioni di
Feyerabend secondo te ed altri risultino addirittura pericolose per la
scienza.
Detto questo, sottolineo che io, in questo thread, mi sono concentrato
non sull'opera tutta e sulla vita di Feyerabend, ma sul libro "Contro il
metodo", e sostenere che l'opera descriva un progresso scientifico pi�
aderente alla realt� (fino al 1970-1980) rispetto a quello che Popper,
pi� che descrivere, prescrive, non implica difendere o condividere
integralmente tutte le idee, le opere e le frasi estemporanee di PKF.
Ciao,
Paolo
Received on Fri Mar 23 2007 - 13:19:08 CET
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