Re: Etere

From: Paolo Brini <paolo.brini_at_iridiumpg.cancellacom>
Date: Wed, 21 Mar 2007 19:44:01 +0100

Valter Moretti ha scritto:

> Ecco un esempio, lo devo ammettere abbastanza polemico da parte mia,
> tratto sempre da Wikipedia:
>
> "Due anni prima, il 15 marzo 1990 il cardinale Joseph Ratzinger, poi
> eletto Papa con il nome Benedetto XVI, cit�, nella citt� di Parma, a
> proposito della crisi della fede nella scienza, un giudizio sintetico
> di P. Feyerabend : �La Chiesa dell'epoca di Galileo si attenne alla
> ragione pi� che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le
> conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua
> sentenza contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di
> opportunit� politica se ne pu� legittimare la revisione"
>
> Ciao, Valter

Ciao Valter,

ottimo esempio. Occorre analizzare la posizione esposta dal cardinale
Bellarmino, calandosi nel contesto storico. E' possibile che troverai la
sua posizione molto pi� razionale di quella di Galileo, e ne possiamo
poi discutere. Fai caso a come il cardinale sottolinei la necessit� di
portare "prove" a favore della teoria copernicana, per poter finalmente
abbandonare quella tolemaica (cosa che tutto sommato poteva andar bene
alla chiesa cattolica vista la posizione di Lutero e considerato poi la
simpatia verso il copernicanesimo nutrita da alti esponenti della
chiesa, papi precedenti compresi, della nobilt�, e di persone influenti)
e di come rifiuti come prova le maree (secondo Galileo, le maree sono
dovute agli scossoni dati alle acque a causa del movimento della Terra).
Bellarmino si rifiuta di abbandonare "a priori" la teoria tolemaica:
vuole prove da Galileo, visto che di prove a favore della vecchia teoria
ne aveva.

Veniamo alle condanne "giuste" (1616 e 1633, forse Feyerabend si
riferisce al 1633 perch� � solo l� che compare il nome di Galileo);
fermo restando che il concetto di giustizia non � definito nella
citazione, vediamo cosa accadde: privatamente (per evitare una gogna
pubblica) a Galileo venne consegnata l'ingiunzione di non insegnare la
teoria prima di averla corretta (cio� non indefinitamente); fu invitato
personalmente dal Papa per esporgli le ragioni della condanna; non venne
torturato ne incarcerato; non ci furono conseguenze per non essersi
adeguato alla condanna (infatti continu� a propagandare la sua teoria
senza problemi, scrivendo anche un libro importantissimo qualche anno dopo).

Per me il fatto rimane comunque gravissimo e l'ingerenza della chiesa
del tutto indebita; che tal Ratzinger poi citi Feyerabend
strumentalmente per supportare le tesi sulla pericolosit� della scienza
(mi pare, ma potrei sbagliare, che tutto il discorso fosse fatto con la
logica: "da Galileo all'atomica e ai soldi sperperati per gli
acceleratori di particelle il passo � breve") mi appare una triste
ironia. Posso per� comprendere la basi molto logiche e (stranamente :-))
razionali dell'affermazione di Feyerabend e la sagacia del sig. Joseph.
Condivido in pieno poi che la revisione del processo si possa basare
solo su opportunit� politica e di buona "immagine", cose sulle quali
appare che la chiesa cattolica sia piuttosto attenta.

Ciao,

Paolo
Received on Wed Mar 21 2007 - 19:44:01 CET

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