Passare dalla teoria ai valori misurati
Buonasera,
Mi sa che il mio problema deriva tutto dall'aver avuto un pessimo
professore di Meccanica Razionale e pure di Meccanica quantistica.
Nel corso di meccanica razionale, che ora ha cambiato nome e si
chiama:"sistemi dinamici e meccanica classica" ho fatto un corso
puramente matematico, in comune con gli studenti di matematica, in cui
ci spiegavano come risolvere delle equazioni differenziali prima, che
potevano essere pure delle equazioni fisiche, poi come usare il
formalismo Lagrangiano e poi accennato il formalismo Hamiltoniano,
procedendo sempre in modo che: "supponiamo ad esempio che
l'Halmiltoniana sia l'energia, q le coordinate e p i momenti, allora
risolviamo tutto cos� e cos�, troviamo queste costanti del moto etc."
Vabb�, mi dicevo, qua impariamo gli strumenti matematici, come in
analisi ho imparato i vari teoremi e metodi di conto, e poi nei corsi
di fisica mi spiegheranno come applicare questi metodi matematici ai
problemi fisici.
Poi � arrivato il corso di meccanica quantistica.
L� si dava per buono che l'Hamiltoniano fosse l'energia, che quel V
che compare dentro H � proprio il potenziale che si calcola con le
solite formule, e cos� via.
Ma...
Da dove arriva tutto questo?
Come faccio a sapere che gli autovalori dell'Hamiltoniano sono proprio
i valori dell'energia che posso misurare con un esperimento?
e' un postulato?
O c'e' qualcosa che non ci han spiegato?
Grazie!
Received on Mon Mar 05 2007 - 22:23:09 CET
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