Elio Fabri ha scritto:
> Un valore piuttosto buono della costante di Hubble e' 70 km s^(-1)
> Mpc^(-1).
>
> Considera che uno spostamento Doppler si puo' misurare anche per
> velocita' ben inferiori al km/s,
Dunque, chiamando b=v/c (v � la velocit� della sorgente e c � la
velocit� della luce) il rapporto tra la frequenza osservata f_o e la
frequenza emessa dalla sorgente f_s, per l'effetto Doppler �:
f_o/f_s = sqrt((1-b)/(1+b)),
quindi la variazione di lunghezza d'onda
dl/l_s=(l_o-l_s)/l_s = sqrt((1+b)/(1-b)) - 1
che per velocit� di circa 1/3 km/s, cio� per b=1e-6, risulta circa 1e-6,
in valore assoluto.
Quindi per essere rilevabile nel visibile, mettiamo una lunghezza d'onda
l_s=500nm, dl = 1e-6*500 = 5e-4 nm.
Mi chiedo quindi se si � in grado di misurare spostamenti di
quell'ordine di grandezza nel visibile, o se si osservano tali
spostamenti in un range spettrale diverso.
> e vedi che il redshift cosmologico
> sarebbe osservabile anche a distanze assai inferiore al Mpc. (Ricorda
> che M31 (galassia di Andromeda) sta a circa 0.7 Mpc).
dicendo cos� stai sottointendendo che la relazione tra variazione di
frequenza e velocit� � uguale per il redshift dovuto a effetto Doppler e
dovuto all'espansione dell'universo? Ma per l'effetto Doppler si usa una
metrica euclidea, per il redshift cosmologico non dovrebbe essere
diversa, e quindi portare a risultati diversi?
Grazie e ciao
--
GN/\PPA
"E' meglio accendere una candela che maledire l'oscurit�"
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Received on Mon Mar 19 2007 - 22:33:27 CET