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From: Tetis <gianmarco100_at_inwind.it>
Date: Thu, 08 Mar 2007 19:07:44 GMT

Il 08 Mar 2007, 18:35, Franco <inewd_at_hotmail.com> ha scritto:
> fortunati.luigi_at_gmail.com wrote:
>
> > Interessante.
> > Ti risulta che questo effetto sia stato misurato? Mi puoi dare qualche
> > indicazione in merito?
>
> E` un problema classico della geodesia. Quando si fanno misure della
> terra in cui serve un riferimento locale di verticalita`, bisogna
> considerare anche le masse non uniformi che ci sono in zona che possono
> spostare il filo a piombo. Ricopio qui un vecchio messaggio in cui ne
> parlavo.
>
> "Quando erano state lanciate le campagne per la misura dell'arco di
> meridiano terrestre (credo legate ai lavori per la definizione del
> metro), uno scienziato italiano dell'epoca (non ricordo il nome) aveva
> intrapreso le misure di un arco anche in italia, in una zona del
> piemonte, partendo da biella e andando verso sud.

L'arco di meridiano fu misurato da Beccaria e dell'allievo
Canonica. Cassini facendo stime teoriche basate sull'estrapolazione
dal geoide medio trova che la misura di Beccaria e Canonica
era inverosimile. In seguito Plana rieffettuo', quarant'anni dopo,
 le misure confermando.
il risultato di Beccaria e Canonica.

L'errore sistematico era dovuto alla presenza
delle alpi che deviavano il filo a piombo, la zona di misurazione era
tra Andrate e Mondov�, con base topografica sul rettilineo tra l'attuale
piazza Statuto e Rivoli.
Questa faccenda si interseca con una questione di portata piu'
generale:

1. La storia dell'astronomia inizia nel Regno di Sardegna con le molteplici
attivit�
di Giambattista Beccaria (1716-1781), formatosi sulle pagine di Galilei e di
Wolff e
poi convertito alla nuova cosmologia newtoniana dai minimi francesi Le Seur
e Jac-
quier, la lettura dei quali lo port� a modificare l'indirizzo cartesiano
sino ad allora
dominante in Universit�.

La spiegazione dei risultati di Beccaria
e' dovuta ai lavori di Lagrange, Plana e Carlini
e si intreccia con il loro fondamentale contributo alla verifica della
teoria di Newton dei moti lunari. Carlini elaboro' un metodo perturbativo
che
oggi tutti gli studenti di meccanica quantistica imparano sotto il nome di
metodo WKB.


> I suoi risultati erano tuttavia in disaccordo con gli altri risultati
> trovati nelle altre campagne. Dopo aver ricontrollato piu` volte i
> conti, la causa dell'errore non fu trovata. Il motivo della discrepanza,
> scoperta molto piu` tardi, era una anomalia gravitazionale nella zona di
> partenza dell'arco (mi pare un vulcano sotterraneo che aveva cambiato
> la distribuzione della massa locale), e il filo a piombo non era
> "verticale". "
>
> --
>
> Franco
>
> Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
> (L. Wittgenstein)
>

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Received on Thu Mar 08 2007 - 20:07:44 CET

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