Re: La relativit? di Rovelli
[Bruno Cocciaro:]
>> tuttavia, l'insistenza con cui ricordi a tutti a ogni pie' sospinto
>> questa specifica ovvieta` e non altre implica che tu ci veda un
>> significato fisico particolare, che io invece non vedo per il motivo
>> citato da Fatal_Error: perche' si possono creare infinite varianti
>> inutilmente complicate di praticamente qualsiasi cosa, non solo della
>> sincro.
>
> Assolutamente no, non ci vedo alcun significato specifico particolare.
Probabilmente non ci intendiamo, perche' dal mio punto di
vista l'hai invece confermato in tutto il resto del post. Ad
esempio:
> quasi in ogni post riguardante la RR io vedrei dei punti che
> anderebbero precisati, per distinguere grandezze fisiche da grandezze
> convenzionali.
E quindi ci vedi una differenza che, come dicevo, per me non
esiste perche' ogni grandezza e` convenzionale.
> E' ovvio che il valore numerico della differenza Dt e' convenzionale,
> eppure serve ricordarlo perche' ancora oggi c'e' chi ottiene tesi
> basandole sul semplice fatto convenzionale che Dt<0.
In se' non ci vedo nulla di male, anche se bisognerebbe
vedere caso per caso che non ci fossero errori d'altro tipo.
> La *descrizione* del moto di caduta di un grave sarebbe inutilmente
> complicata qualora non mettessimo un asse (ad esempio l'asse z)
> parallelo alla forza di gravita' e gli altri due in maniera tale da
> far si' che la velocita' iniziale abbia componente nulla lungo uno
> degli altri due assi. La "semplicita'" che deriva da un'opportuna
> scelta degli assi viene chiamata da Reichenbach "semplicita'
> descrittiva". Viene contrapposta alla "semplicita' induttiva". Solo
> quest'ultima ha valore scientifico. In sostanza, Occam ci dice di
> scegliere il modello della gravitazione di Newton piuttosto che il
> modello a n epicicli, non ci dice (ovviamente) nulla su come piazzare
> gli assi. La maggiore semplicita' che si ha con la sincronizzazione
> standard e' una semplicita' descrittiva, cioe' una semplicita' priva
> di valore scientifico.
Cio' e` coerente con la distinzione che fai tra grandezze
fisiche e convenzionali, per me artificiosa, e ovviamente non
lo condivido. Non sono d'accordo che la sincro standard non
faccia parte della RR e sia solo una cosa che uno introduce
per fare calcoli. Per me una RR con sincro non standard e`
una convenzione diversa da quella usuale e minimale e quindi
e` formalmente una teoria diversa, e a questo punto scende in
campo Occam.
Vedendo la cosa da un'altro punto di vista: per te un
ragionamento che si basa sulla sincro standard e` errato
perche' semplicistico; per me la sincro standard e`
preferibile proprio perche' consente ragionamenti piu'
semplici: mi stupirei anzi che l'adozione di una convenzione
semplice non dovesse avere come scopo e risultato di
semplificarsi la vita.
Non ti voglio convincere; anche volessi farlo, proprio non ne
avrei il tempo. Volevo solo farti notare che la validita`
stessa della tua posizione e`... convenzionale. :-)
Si puo` essere d'accordo come anche no.
Ciao
Paolo Russo
Received on Tue Jun 19 2012 - 20:22:49 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Thu Nov 21 2024 - 05:10:13 CET