Re: cuore: per favore, urgente.

From: Paolo <fpNO_ALLO_SPAMbox_at_tiscali.it>
Date: Fri, 26 Jan 2007 11:45:01 +0100

Med ha scritto:

> Mi domando: se � applicabile, anche solo approssimativamente o
> qualitativamente, Bernouilli, come il testo dice, dovrebbe, in assenza di
> effetti gravitazionali, rimanere costante la somma, lungo un tubo di flusso,
> dell'energia cinetica per unit� di volume (termine cinetico) e della
> pressione (che rappresenta il lavoro fatto dalle forze esterne sul fluido,
> per unit� di volume). Quindi, arrivando alla domande:
Premetto che io non so nulla di medicina per� provo a rispondere per
quel poco che ne so. Non sono neanche un fisico per� qualche volta ho a
che fare con dei circuiti idraulici... io provo a risponderti dato che
sono il primo... spero che intervengano i fisici (eventualmente anche a
correggere quello che dico se sbaglio).
> a) se le pressioni nella cavit� cardiaca che si contrae e nel vaso sono le
> stesse, deve essere uguale anche la velocit�?
In generale no.
La velocit� dipende dalla portata.
Il cuore � una pompa e quindi avr� una sua portata (immaginiamo, ma solo
per discutere un p�, in realt� non � cos� che il flusso sia stazionario,
  e che quindi il cuore pompi una portata costante nel tempo e che le
velocit� del fluido rimangano costanti nel tempo, non � in realt� cos�).
Immaginiamo anche che il sangue sia incomprimibile (forse lo si
considera dato che nelle arterie ci sono pressioni molto basse e non di
centinaia di bar come in oleodinamica).
Dalla legge di conservazione della massa in queste condizioni
semplificative si deduce la nota equazione di continuit� che afferma che
in un tubo di flusso la portata che entra � uguale a quella che esce, in
altre parole in ogni punto del tubo di flusso la velocit� per la sezione
rimane costante. Questo per� � valido solo per il tubo di flusso, il
discorso si complica quando il sangue prende altre diramazioni...
Quindi A1*v1 = A2*v2. Dove A1 e A2 sono due sezioni del tubo di flusso e
  v sono le velocit� nelle rispettive sezioni.


> b) mentre riesco a capire il senso della velocit� quando la riferisco ad un
> condotto (un vaso sanguigno), non riesco ad immaginare come le linee di
> flusso si organizzino nella cavit� in contrazione, cio� che percorso faccia
> il sangue
Neanche io so come di dispongono le linee di flusso, in realt� questo
non � un tubo di flusso.
Secondo me, ma chiedo l'aiuto di un fisico... in questo caso potrebbe
valere la legge della pressione per i liquidi (� comunemente usata in
oleodinamica, perch� l'olio e certi impianti consentono opportune
semplificazioni).

Qe - Qi = dV/dt + V/b*dp/dt

La portata entrante Qe meno quella uscente vale Qi (nella cavit�) vale
dV/dt + V/b*dp/dt dove V � il volume, b � il modulo di compressivit�
isoterma o bulk modules, vale 1.75*10^9 N/m^2 per l'olio minerale e
2.10*10^9 per l'acqua, per il sangue non so), p � la pressione.

> c) preciso che in questo post faccio l'ipotesi poco verosimile di un regime
> stazionario: la pressione, per venire a questa ultima domanda, pu� ritenersi
> uguale in ogni punto della cavit�, ad un dato istante di tempo?
Con ele dovute aprossimazioni, trascurando le perdite si.
Tra l'altro nelle persone con le arterie "malmesse", con sezioni
ristrette la velocit� del sangue aumenta localmente (quindi le perdite
divengono meno trascurabili) con effetti sulla pressione.

  Se per
> esempio la cavit� si aprisse in un vaso piccolo, mi aspetterei, per un
> fluido ideale o reale, ma in assenza di resistenze viscose significative,
> una caduta della velocit� in prossimit� del foro ed una proporzionale
> riduzione della pressione.
Il cuore come tutte le pompe genera portata e non pressione. La
pressione � il frutto delle resistenze che il fluido trova nel suo
percorso, quindi a parit� di portata, se la pompa la manda in un
condotto di sezione inferiore aumentano velocit� e pressione.
> d) secondo voi, quali sono le ipotesi pi� realistiche sul comportamento di
> un fluido in condizioni tutt'altro che stazionarie, tutt'altro che laminari,
> ecc? Mi interessa soprattutto sapere se, sempre restando salvo il dato
> sperimentale della non caduta pressoria significativa nel passaggio da cuore
> ad aorta, la pressione intracardiaca, al tempo t, possa considerarsi
> costante in tutta la camera.
Questo non lo so.
Ti parlo di quello che conosco io... Nei blocchi pompanti delle pompe a
pistoni (che sono il cuore della pompa) si sa che sebbene le pressioni
di mandata delle pompe (in condizioni di carico costante, ovviamente,
essendo la pressione in funzione del carico) si possano considerare
costanti, in realt� nel blocco pompanti, che � una sede dove dei pistoni
lavorano come una siringa che prima aspira e poi spinge (anche il cuore
� una pompa volumetrica, qu� il volume cambia per contrazione), per
effetto della legge che ti ho detto prima, ci sono variazioni anche
importanti di pressione istantanea nelle camere dei pistoni pompanti.
Quindi la pressione della mandata � solo la media della pressione
istantanea p(t) che tuttavia � la stessa per ogni volume interno alla
camera.
I motivi che determinano valori istantanei diversi sono intanto cambi di
volume (dV/dt), le variazioni di portata in entrata ed in uscita che
passano in strozature, perdite di portata (drenaggi delle pompe, non so
se nel corpo umano esista qualcosa di analogo... spero di no).
Tuttavia penso che la pressione intracardiaca, istantanea, al tempo t,
sia costanta in tutta la camera.


>
> Grazie a chiunque vorr� rispondermi.
> Med
Prego, spero che rispondano anche altri... io non sono un fisico ma solo
un appassionato.
Per�, siccome non ti aveva ancora risposto nessuno ci ho provato io.
Ciao.
Received on Fri Jan 26 2007 - 11:45:01 CET

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