On 08/04/19 11:10, Luigi Fortunati wrote:
> Tommaso Russo, Trieste domenica 07/04/2019 alle ore 21:59:14 ha scritto:
>> Continui a voler parlare di Fisica assegnando alle parole della Fisica
>> il significato -diverso- che hanno nel parlare comune.
>>
>> Per te "quiete" significa "assenza di disturbi".
>>
>> In Fisica, un corpo è in quiete in un riferimento se le coordinate dei
>> suoi punti in quel riferimento non cambiano nel tempo.
>>
>> Durante il tuo viaggio, se sei rimasto sempre seduto tranquillo, sei
>> stato sempre in quiete nel riferimento dell'autobus.
>
> Il primo principio afferma che un corpo permane "in quiete" finché non
> intervengono forze esterne ma che non è più "in quiete" quando queste
> forze ci sono.
Le definizioni vengono prima dei principi, perche' servono a precisare
esattamente il significato dei termini usati nell'enunciare i principi.
Nel riferimento dell'autobus tu eri in quiete.
> Di conseguenza non potevo essere "in quiete" durante tutto il viaggio
> perché nelle accelerazioni, nelle frenate e nelle curve sono CERTO
> d'aver subìto delle forze da parte della spalliera e della cintura di
> sicurezza.
>
> E se queste forze c'erano (come c'erano) è ovvio che io non potessi
> essere *sempre* "in quiete" durante tutto il viaggio, altrimenti il
> primo principio sarebbe sbagliato (e sbagliato non è).
Hai scoperto a tue spese che il primo principio non vale in tutti i
riferimenti.
Vale (limitatamente ai moti orizzontali, e solo approssimativamente - ma
con approssimazione sufficiente per molti usi) nel riferimento della strada.
E vale (con la stessa approssimazione) in tutti e soli i riferimenti
che, rispetto a quello della strada, si muovono di moto rettilineo
uniforme (e' matematica: nella trasformazione da un riferimento
all'altro, moti nulli o rettilinei uniformi si trasformano in moti
rettilinei uniformi, talvolta nulli).
Questi riferimenti vengono detti "inerziali", proprio perche' vi vale il
primo principio: e in essi vale anche il secondo.
L'autobus non si muoveva sempre di moto rettilineo uniforme, ma
accelerava, curvava e frenava: durante le variazioni di velocità, nel
suo riferimento, il primo principio non valeva. Tu eri soggetto a forze
(e le percepivi) ma rimanevi in quiete nel riferimento dell'autobus.
A questo punto hai due scelte:
1) ti rassegni al fatto che i primi due principi di Newton valgono solo
nei riferimenti inerziali, e quindi per fare i tuoi calcoli e le tue
considerazioni ti riporti sempre a un riferimento inerziale;
2) inventi qualcosa che ti semplifichi considerazioni e calcoli quando
hai a che fare con un riferimento non inerziale.
--
TRu-TS
buon vento e cieli sereni
Received on Mon Apr 08 2019 - 19:58:16 CEST