Re: Fisica e visione del mondo

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Mon, 18 Dec 2006 20:52:22 +0100

ivan ha scritto:
> Ho letto un articolo, direi divulgativo, sulla relazione tra visione
> del mondo e scoperte fisiche.
> in particolare, si diceva:
> Laplace ha potuto affermale che, se avesse conosciuto tutte le
> posizioni, le forme e tutte le quantit� di moto di tutti gli oggetti
> dell'universo, avrebbe potuto descrivere nei dettagli il mondo del
> futuro. In particolare, ad esempio, avrebbe previsto queste parole che
> sto ora scrivendo. In questa visione c'� spazio per un Dio onniscente,
> in quanto sarebbe semplicemente un enorme calcolatore.
Un Dio onnisciente o meno e' materia fuori della fisica.
Per il resto, e' vero quanto scrivi su Laplace, ma bisogna aggiungere
che lui non conosceva il caos deterministico...
Per una determinazione attendibile del futuro di un sistema diamica
*retto dalla meccanica classica*, non appena questo sia anche
minimamente complesso, occorre conoscere le condizoni iniziali con una
precisione estrema, che e' estremamente difficile riuscire a
immaginare...
A un Dio onnisciente tutto e' possibile :) ma se vogliamo restare
nella fisica, questo tagli ala testa al toro, senza nessun bisogno
della m.q.

> In questa visone, aggiungo io, non c'� pi� spazio per la
> responsabilit�, in quanto saremmo semplicemente "automi" degli eventi
> passati.
Vecchissimo discorso, anche questo fuori della fisica.

> La fisica quantistica, si diceva, ha distrutto il determinismo,
> introducendo un caso essenziale ineliminabile.
> Cio�: non sappiamo dove cade il dato non gi� perch� non conosciamo per
> bene le grandezze in gioco, ma perch� non potremmo mai saperlo, visti
> gli effetti quantistici.
Questo e' il classico discorso di chi della m.q. non ha capito niente...
A chi lo fa, chiederei come spiega che le proprieta' basilari della
materia, per essendo dipendenti dalla struttura atomica, che e'
ovviamente quantistica, siano estremamente regolari e riproducibili.
Come va che riusciamo a costruire semconduttori (e poi computer) che
si comportano *sempre ed esattamente* come ci aspettiamo.
Com mai esistono oggi gli orologi della massima accuratezza e
stabilita' sono proprio queli "atomici", il cui funzionamento dipende
in modo essenziale di nuovo dalla struttura e dalle interazioni a
livello atomico.

Il cosiddetto "indeterminismo" della m.q. riguarda solo un aspetto,
che non e' poi cosi' importante in moltissime applicazioni:
l'interazione di un sistema quantisitco conuno strumento di misura.

(Commento ultrapolemico: come sarebbe bello se quelli che scrivono su
queste cose fossero meno cialtroni!)

> Mi piacerebbe avere opinioni su questo: davvero la nostra psiche �
> cambiata, dopo la fisica degli anni 30? In che modo?
> Anche in questo caso la scoperta fisica ha demistificato il mondo? In
> che modo?
Cambiata la psiche? Non credo proprio.
Direi che molti "intellettuali" che erano spinti per altri motivi
verso un rifiuto di una visione stabile e regolare del mondo hanno
accolto a braccia aperte certi risultati della fisica che si
prestavano a essere interpretati come faceva comodo a loro.

Demistificato il mondo? Non so bene che cosa intendi.
Se si vuol dire che ci ha insegnato che nel mondo ci sono molte cose
che vanno al di la' di quello che noi potevamo credere di aver capito,
siamo d'accordo.
Una lezione di modestia e di spirito critico.
Non vedo niente di piu'.
                               

-- 
Elio Fabri
Received on Mon Dec 18 2006 - 20:52:22 CET

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