Re: Basi del calcolo delle probabilità

From: Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com>
Date: 14 Dec 2006 06:21:59 -0800

ivan ha scritto:

> Valter Moretti <vmoretti2_at_hotmail.com> ha scritto:
>
>
> > Ti racconto le cose elementarissime della questione......
> >
> Ciao Walter
>
> Quell'aggettivo tranquillizzante che hai messo all'inizio delle tua
> risposta, alla fine della lettura ha incominciato a farmi paura.
>
> Figuriamoci se le cose fossero state appena appena complesse.
>
> Spero che la tua risposta sia giovata a molti.
> Per me, studente dell'ultimo anno di liceo, � comunque servita a farmi
> intuire quale comlessit� ci sia dietro alle cose di fisica. Questa
> sensazione contrasta un poco con l'idea di estrema semplicit� e di
> immediatezza che pensavo si associasse sempre ai grandi concetti fisici.
> Ma forse si tratta solo di mia ignoranza abissale.
> In fondo un analfabeta non pu� capire la bellezza di un romanzo.
>
> Grazie, comunque
> Ivan

Ciao, mi dispiace ma non sapevo che fossi "solo" uno studente di Liceo,
visto l'osservazione acuta che hai posto... Non devi deprimerti
perch� hai intuito una cosa che normalmente non intuiscono molti
(anche bravi) studenti di fisica e anche dopo aver studiato la
meccanica quantistica all'universit�. Riguardo al formalismo, non ti
preoccupare, se studierai fisica e se ti interessar� (vedi per� la
precisazione sotto) ne masticherai anche molto di pi� di qul poco che
ho usato io...
Comunque NON mentivo: ti ho detto le cose elementari, pensando che
fossi uno studente universitario con qualche conoscenza di base della
MQ (spazio di Hilbert, stati, osservabili),
dovresti "rinormalizzare" la tua impressione partendo da questo punto
di vista (lo farai tra qualche anno se studierai fisica e le cose che
ho scritto non ti sembreranno pi� tanto oscure
).
Per� devo fare una precisazione molto importante: le cose di cui ho
parlato io riguardano la _rigorizzazione matematica_ di una certa
situazione che nasce dalla _fisica della meccanica quantistica_ ,
(pensavo fosse quello il senso della tua domanda), in pratica parlavo
pi� di "fisica matematica" che non di fisica. Per occuparsi di
meccanica quantistica NON serve assolutamente masticare "reticoli",
misure di Gleason e tutto il resto. Per� se vuoi dare un senso
_preciso_ alla risposta alla domanda: ma la nozione di probabilit� che
si usa in meccanica quantistica � la stessa che si usa "comunemente"?
E vuoi andare oltre l'osservazione che hai fatto tu (o quelle di quel
genere), un p� di formalismo le devi usare altrimenti non si riesce a
ragionare. Il linguaggio tecnico della matematica applicato alla fisica
quando usato a proposito, serve solo perch� � chiaro e non ambiguo.


Un ultima cosa per metterti in guardia: L'estrema semplicit� e
immediatezza che si dovrebbe associare ai concetti fisici � una
chimera, semplicemente NON esiste. In fisica le cose semplici sono
tali solo dopo che le hai capite in senso tecnico. Capire cosa sia un
sistema di riferimento inerziale, il cardine della meccanica classica,
� una delle cose pi� difficili della fisica classica: n� semplice,
n� intuitivo e nemmeno immediato ! Le idee importanti della fisica
sono spesso alla fine di un cammino contorto, durato decenni se non
secoli, molto spesso contro il senso comune dell' "evidenza" apparente
e contro lo stesso linguaggio comune. Senza gli strumenti concettuali
adatti (la cui misura dipende anche dal gusto personale) ed il
linguaggio adegueato � impossibile districarsi.
Per esempio, quando ero studente al liceo, si parlava spesso nella
divulgazione della fisica, di "teorie unitarie" per descrivere le
"forze fondamentali". Io mi ero fatto delle idee sul significato di
qull'aggettivo "unitarie" pensando all'un�ficazione delle forze e roba
simile. Poi da studente universitario ho cominciato a capire l'abbaglio
madornale basato sul significato nel liguaggio comune di "unitario"...


E' vero, come hai scritto tu, che in fondo un analfabeta non pu�
capire la bellezza di un romanzo, ma � anche vero che per leggere un
romanzo che pensa essere interessante, un analfabeta impara a leggere.
Dai tuoi interventi sul NG credo che questo esempio calzi molto di pi�
il tuo caso.

   Ciao, Valter



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Valter Moretti
Dip. Matematica - Univ. Trento
http://www.science.unitn.it/~moretti/home.html
Received on Thu Dec 14 2006 - 15:21:59 CET

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