Re: "buco nero di luce"

From: marcofuics <marcofuics_at_netscape.net>
Date: 15 Dec 2006 09:08:32 -0800

Soviet_Mario ha scritto:

> Quale frequenza, o meglio quale ordine di grandezza circa la
> frequenza di questo fotone dovrebbe avere per generare una sorta
> di buco nero "mobile" ?
> Mi sembra di avere letto, anche qui, che per corpi estesi
> materiali esiste una soglia di densit� critica al di sopra del
> quale la materia collassa in una singolarit�.
>
> Ora esiste una simile soglia, anche se non espressa nei termini
> di densit�, ma magari di energia per singolo pacchetto d'onda,
> oltre la quale un fotone si possa considerare una specie di buco
> nero vagante ?

Io sono dell'opinione che solo i fermioni possono "buconerizzare"......
:)) i bosoni no perche' possono condensare, possono compenetrarsi
l'uno con l'altro; quindi non sentono lo spazio ne' tantomeno lo
espandono.
E' molto fuorviante pensare al buco-nero come ad un "corpo celeste
collassato". Se si vuole cadere in equivoci allora si, va anche bene
adottare lo schema mentale Newtoniano; se invece si vuole vedere la
cosa in maniera piu' corretta bisogna lasciar perdere la concezione
Newtoniana ed abbracciare in toto quella Einsteiniana, per la quale non
si parla affatto di attrazione gravitazionale tra i corpi.
Una volta chiarito questo si puo' andare avanti, ma bisogna capire la
netta differenza che intercorre tra la concezione di Gravita' intesa
come "attrazione tra i corpi" e la concezione di Gravita' intesa come
"geometro-dinamica".


> ora non so come si possa stimare l'estensione spaziale di un
> singolo pacchetto d'onda, e forse � questo � un punto cruciale
> del discorso.


Alla carta con la relazione di Heisemberg te la puoi cavare (almeno
come indicazione di ordine di grandezza)... ma comunque non e' questa
la "estensione spaziale" di cui sei alla ricerca.
Effettivamente e' questo il punto, e lo hai pizzicato bene.

1 fotone (ma dico 1) e' praticamente dappertutto.

> Come entit� ondulatoria un oggetto quantistico come un fotone
> non si pu� considerare esattamente puntiforme, ma la sua
> "dispersione", intesa come distribuzione spaziale del pacchetto
> di energia, dipende dall'energia stessa ? E in che termini ?

La relazione meno complessa che si puo' utilizzare per la luce, e
quindi forse anche la piu' valida, si potrebbe desumere dallo studio
del corpo nero. Ebbene se vuoi che la realta' sia l'unica cosa sulla
quale basarsi allora un corpo nero, al suo interno, fin dove colleziona
energia radiante? Cioe' se la termodinamica della cavita' radiante
vale, allora dove sta il fotone con lunghezza d'onda pari a 4, 5....
100 volte le dimensioni caratteristiche della cavita'?

> Si pu� impostare un calcolo di soglia di collasso (anche se il
> termine stesso collasso � inappropriato, mi rendo conto, poich�
> non c'� reale massa che collassi ma si tratterebbe al massimo di
> singolarit� latente) intesa come soglia di densit� energetica
> spaziale di senso analogo alla densit� materiale dei corpi pesanti ?


Tutto convergerebbe ad un solo esperimento:
Misurare la "gravita'" esercitata dalla luce, qualora ci sia.
Supponiamo che la luce, cosi' per come subisce l'influenza di <<altra>>
materia, possa a sua volta <<influire>> sui corpi nella maniera
conosciuta come gravita'....<<cioe' possa curvare lo spazio>>.
Allora 2 fasci luminosi (2 fotoni o quanti ne vuoi tu) interagiranno
tra loro in maniera tale da apportare correzioni allo scattering
fotone-fotone; ma sinceramente mi perdo! Che tipo di correzioni ci si
potrebbe aspettare vedendo i risultati dell'esperimento ed
interpretandoli in una sorta di Quantum-Classical-Coupling?
Io in questo senso pero' arrivo ad immaginare una interpretazione
illusoria del fenomeno, poiche' credo [ho una vaga sensazione....] che
i fotoni (i bosoni in genere) non esistano se non come effetti. Il
fotone non e' una entita' ma bensi' l'effetto risultante della
"dinamica interazione" tra altre entita': i fermioni. Io penso che il
mondo dei bosoni non abbia nulla a che vedere con quello dei fermioni.
Gli ultimi esistono mentre i primi no, ma allo stesso tempo i primi
sono l'unica "cosa" che noi possiamo percepire al contrario dei
secondi.
L'essenza del mondo si costituisce di fermioni, il mondo in quanto
percepito invece e' bosonico.
Received on Fri Dec 15 2006 - 18:08:32 CET

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