Re: La velocita' della luce

From: Magister P.N. <magisterpn_at_yahoo.it>
Date: 5 Dec 2006 05:36:03 -0800

Bruno Cocciaro ha scritto:

> > Cioe' quando il segnale parte da (0,0,0) entrambi segnano l'istante
> > tin, e di nuovo entrambi segnano tfin all'arrivo del segnale in
> > (d,0,0).
>
> Quello che tu dici sopra e' un ottimo esempio di come veniva trattato il
> tempo prima della relativita'.

No, nel caso particolare vale anche all'interno della relativita'
speciale. Se io so che gli orologi sono in quiete l'uno rispetto
all'altro in un riferimento inerziale, mi basta sincronizzarli una
volta e poi restano sempre sincronizzati.
Se invece sono (l'uno rispetto all'altro) in moto rettilineo uniforme,
allora non ha senso misurare tfin(riferimento O1) - tin(riferimento O2)
per determinare la velocita' di propagazione.
Dovremo misurare tfin(O1) - tin(O1) e tfin(O2) - tin(O2), e a quel
punto la relativita' speciale ci dice che questi *intervalli* sono
diversi.

> Il concetto di "simultaneita'" e' definito mediante l'impiego di raggi luminosi che si muovono > su distanze uguali."

Perche' su distanze uguali?

> In altri termini, dicendo
> "Quando parte il segnale da (0,0,0) *entrambi* gli orologi segnano lo stesso
> istante" si dice una cosa che, se non viene supportata dalla sottolineatura di quale
> e' stato il processo di sincronizzazione, e' *priva di senso fisico*, cioe'
> non ha alcun senso.

No, se gli orologi sono in quiete nello stesso riferimento, basta dire
che sono stati sincronizzati in un certo momento, e lo saranno sempre.
Indipendentemente da come sono stati sincronizzati.

> Cioe', basterebbe scegliere una sincronizzazione
> diversa e l'intervallo tfin-tin cambierebbe.

Stai interpretando male il concetto di sincronizzazione. La
sincronizzazione e' data dalla costanza della differenza tra gli orari
segnati dai due orologi. Se ogni volta che effettuo la sincronizzazione
questa differenza e' la stessa, allora gli orologi sono *sempre
sincronizzati*.

> Secondo il mio punto di vista

Secondo me stai interpretando in modo errato il concetto di coordinate
rispetto ad un riferimento inerziale.

Ciao
R.
Received on Tue Dec 05 2006 - 14:36:03 CET

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