1) Grave scagliato in alto
On 23 Mag, 21:43, Elio Fabri <elio.fa..._at_tiscali.it> wrote:
> "per lo che non � da metter dubio che la detta palla, prima che si
> "conduca al termine della quiete, trapassi per tutti i gradi di tardit�
> "maggiori e maggiori, e per conseguenza per quello ancora che in 1000
> "anni non trapasserebbe lo spazio di un dito. Ed essendo questo, s�
> "come �, verissimo, non dovr�, signor Simplicio, parervi improbabile
> "che, nel ritornare in gi�, la medesima palla partendosi dalla quiete
> "recuperi la velocit� del moto col ripassare per quei medesimi gradi di
> "tardit� per i quali ella pass� nell'andare in su, ma debba, lasciando
> "gli altri gradi di tardit� maggiori e pi� vicini allo stato di quiete,
> "passar di salto ad uno pi� remoto."
> (Galileo, Dialogo sui Massimi Sistemi)
Puoi dirmi per cortesia a quale pagina (precisando l'edizione cui ti
riferisci) si trova la citazione dal Dialogo di Galileo? Perch�
altrove Galileo sembra dire che la pietra non si ferma. Nel Dialogo
(Giornata Terza) Simplicio ripete la tesi aristotelica per cui "in
puncto regressus mediat quies" ma Sagredo (qui portavoce di Galileo)
lo contesta: "non restai persuaso della dimostrazione d'Aristotele,
anzi che avevo molte esperienze in contrario". Ma su di esse non si
sofferma dicendo: "non voglio che entriamo in altri pelaghi" (cito da
Ed. Utet, pp. 340-341). Dunque Galileo al professore di Fabri avrebbe
risposto (almeno stando al brano riportato): no, non v'� "quies", la
freccia non si ferma mai, non ha "velocit� nulla".
Ed � proprio questo brano di Galileo che mi stupiva. Perch� anch'io
reputo ovvio che la pietra giunta alla sua massima altezza avr�
velocit� nulla, cosicch� essa in quel momento sar� ferma (prescindendo
dal moto del sistema solare, della via Lattea e di tutta la baracca).
Soviet_Mario scrive:
>Credo che troveresti utile chiarirti il concetto di IMPULSO
>di una forza variabile
>(integrale di F(t)*dt).
Quando parlo di freccia "ferma" non intendo un passaggio al limite da
+ infinitesimo a - infinitesimo, con una velocit� del grave in salita
che tende a zero ma non � mai zero: intendo proprio zero, poich� il
passaggio da + a � passa necessariamente per lo zero in un tempo che
non pu� avere durata nulla come l'istante matematico. Non pu� avvenire
un passaggio da + infinitesimo a - infinitesimo in un istante di
durata nulla, perch� questo comporterebbe che il grave si troverebbe
simultaneamente in due stati opposti (+ e -).
Il problema posto non riguarda l'Analisi, che definisce con un
passaggio al limite l'istante che non pu� essere colto con assoluta
precisione (Fabri: "nessuno pu� determinare per es. la velocit� a un
preciso istante"). Con l'Analisi calcoliamo nella salita del grave una
velocit� tendente a zero che non � zero, in un istante di durata
nulla, mentre nella realt� la velocit� � zero per un istante di durata
non nulla. La differenza fra velocit� tendente a zero e velocit� nulla
pu� dirsi insignificante per il calcolo (che al lato pratico funziona
benissimo) ma concettualmente parlando � grande. Infatti Fabri rispose
giustamente al suo professore che la pietra all'altezza massima avr�
velocit� nulla. Non rispose: ha una velocit� che tende a
zero.
2) Freccia scagliata dall'arco (intendo in orizzontale, non in basso)
Mi riusciva impossibile pensare (se non con espressione grossolana) ad
una freccia che parte immediatamente con velocit� massima, e infatti
si conferma che anch'essa avr� un'accelerazione da zero a max
velocit�, fosse anche solo in qualche decina di millisecondi.
Ringrazio Fabri e Soviet Mario per le precisazioni. S.
Received on Fri May 25 2012 - 21:05:07 CEST
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