Re: temperatura, energia e disordine

From: Patrizio <patrizio.pan-2002_at_libero.it>
Date: 28 Nov 2006 11:24:55 -0800

Tetis ha scritto:

> Il 23 Nov 2006, 02:18, "Patrizio" <patrizio.pan-2002_at_libero.it> ha scritto:
> > Enrico SMARGIASSI ha scritto:
> >
> > > Patrizio wrote:
> > >
> > > > io avrei detto ''parli di traferimento di energia causata da una
> > > > differenza di T'':
> > >
> > > Io preferisco dire "trasferimento di energia non dovuto ad un cambio in
> > > un parametro macroscopico" (es. il volume), cosi' evito ogni problema.

OK, questa tua trovata e' intelligente, ma hai schivato
tutte le questioni che mi tormentavano :-)

> > OK, ma anche T vale e ha senso solo in macroscopico:
> > suggerimenti ulteriori?

?

> Le tue domande sono sempre molto
> intelligenti ed istruttive.

bonta' tua :-))

> Puoi vederlo come un processo cinetico.
> Il gradiente di temperatura e la temperatura
> stessa possono continuare ad essere bene
> definiti come un campo vettoriale e scalare
> rispettivamente, se la distribuzione
> locale sara' poco modificata, rispetto ad una distribuzione
> di equilibrio, le correzioni dipenderanno dallo stato complessivo
> del sistema, ma in prima approssimazione saranno bene stimate
> a partire dalla temperatura e dal suo gradiente. Il sistema sara'
> localmente in condizioni tanto piu' prossime all'equilibrio
> quanto piu' i processi cinetici coinvolgeranno
> scostamenti contenuti dalla distribuzione di

Si', ma li' si parlava di due gas (ideali, se ben ricordo) che si
mescolavano con una diff. di T di 20^!

> equilibrio. Comincia a diventare problematico
> parlare di temperatura in un getto collimato di
> particelle con velocita' monodispersa. Ed ugualmente
> e' problematico parlare di temperatura per sistemi
> altamente non collisionali. Ma i gas sono sistemi
> caratterizzati da una forte velocita' di mixing, quindi

Fin qui ti seguo.

> la statistica gaussiana funziona bene. Poi, come saprai
> benissimo, gli effetti cinetici, lungi dal costituire un aspetto
> marginale riservano sottigliezze che l'esperienza e la maestria
> degli studiosi e dei pratici del mestiere possono mettere a buon
> frutto.

Qua, invece, mi ti sono perso, non so decifrare a cosa ti riferisci.
Di quali sottigliezze parli, non ho idea?

> > Oppure il parametro che dicevi doveva essere estensivo?

Per Enrico (principalmente); ma, in ossequio alla netiquette,
per chiunque altro.

> > > --
> > > Enrico Smargiassi
> > > http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia

Ciao
Patrizio
Received on Tue Nov 28 2006 - 20:24:55 CET

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