Tetis ha scritto:
> Il 08 Dic 2006, 13:42, Soviet_Mario <Soviet_at_MIR.CCCP> ha scritto:
>> Josef K. ha scritto:
>>> On Tue, 5 Dec 2006 02:46:20 +0000 (UTC), "Tetis"
>>> <gianmarco100_at_inwind.it> wrote:
>>>
>> CUT ALL
>>
>> il resto del tuo post era interessantissimo (specie il cenno al
>> LET delle diverse radiazioni e particelle).
>> Ma questo dato finale mi ha sospreso :
>>
>>> Non ho tanto capito questo discorso, comunque a spanne credo che 7000
>>> miliardi di cellule siano pi� di quanto ne abbiamo nell'organismo.
>
> Abbiamo circa dieci volte tanto di cellule.
> La stima pi� corretta � 35 mila miliardi.
> Di queste per� solo 3.5 mila miliardi sono
> cellule tissutali. Il resto sono cellule ospiti,
accidenti, la sproporzione mi ha davvero colpito molto (anche se
in effetti non mi ero mai posto il problema di computare le
cellule batteriche del tratto gastrointestinale).
cmq, 3500 mld di cellule dimostra che avevo fatto delle stime
ridicole, anche quella dei 50 micron di diametro medio.
> principalmente flora intestinale, batteri, e tant'altro,
> per dire che 7 mila miliardi di cellule sono tante mi
> ero basato sulla circostanza che abbiamo circa
> 100 miliardi di neuroni e che i neuroni sono le
> cellule pi� voluminose che abbiamo. Il tasso di
> ricambio sarebbe di 30 milioni di cellule al secondo,
> che quindi in un ora sarebbero circa cento miliardi.
> Su questo dato i siti in lingua inglese riportano
> mediamente la met� delle cellule riportate dai
> siti in lingua italiana che dicono 60 mila miliardi.
>
>
>> che genere di stima hai fatto ?
>> (nel senso, hai supposto di considerare cellule tondeggianti di
>> quale diametro medio, per ottenere un dato di confronto) ?
>>
>>
>> Io ho provato a supporre cellule sferiche di diametri medi di
>> 100 e 50 micron (forse ho ecceduto, non ricordo bene), ottenendo
>> rispettivamente, per individuo di 50 kg (mingherlino) :
>>
>> 95'492'965'855 cellule
>>
>> 763'943'726'841 cellule
>>
>> (la seconda � un ordine di grandezza inferiore, in effetti, alla
>> soglia che dicevi).
>> In ogni caso tu che ipotesi avevi fatto ?
>
> Non ho capito a chi stai rivolgendo la domanda.
ehm, sono un po' caotico nel quotare in effetti. Dicevo a Josef,
ma il mio post � male collocato nella struttura gerarchica del
thread, sorry
> Comunque oltre al conteggio delle cellule mi
> ero basato sull'affermazione giornalistica riportata
> da Zimmermann che 1 milli Curie di Polonio 210
> � letale in pochi giorni.
>
>> ciao
>> Soviet
>>
>>
>>> In ogni caso la non pericolosit� delle alfa per irradiazione esterna
>>> (poi dipende dalle dosi) dipende dal fatto che il range delle alfa in
>>> natura non � tale da arrivare da superare lo strato di cellule morte
>>> che compone la parte esterna della pelle (circa 70 micron). La
>>> pericolosit� interna dipende dal fatto che la pelle all'interno
>>> dell'organismo non c'�...
>
> Rimango dell'opinione che una conoscenza delle
> energie liberate, come anche dei processi di ionizzazione
> generici causati da sorgenti esterne ed isotrope ha poco
> a che vedere con la valutazione degli effetti di una
> intossicazione, per cui una conoscenza dettagliata della
> biochimica dell'elemento � importantissima.
si, � solo uno dei dati da considerare.
> Rigiro
> allora a Soviet la domanda implicita, anche se comunque
> penso che le competenze necessarie siano pi� propriamente
> di biochimica. C'� da considerare che se per qualche ragione
> quel metallo tendesse ad accumularsi in settori cellulari privilegiati
> ovviamente quei settori cellurari risulterebbero compromessi
> pi� velocemente. Ci sono ragioni chimico fisico per pensare
> che questo avvenga a fronte di una diffusione uniforme?
devo ammettere di non essere competente in materia.
Considerato che non conosco niente della chimica del polonio,
tentativamente, assimilandolo almeno un po' al tellurio al quale
dovrebbe somigliare come reattivit�, si potrebbe molto
genericamente ipotizzare che, in forma di polonio anione
bivalente, Po--, (dovrebbe per� essere molto facilmente
ossidabile a polonio metallo e poi a "poloniati"), si pu�
ipotizzare per il primo una certa affinit� per coordinare i
metalli di transizione di classe B (soft o tendenti al soft),
presenti in molti coenzimi (ferro, cobalto, molibdeno, vanadio,
etc, forse anche zinco). In seguito ad ossidazione del poloniuro
a polonio o cationi, l'affinit� potrebbe spostarsi di pi� verso
i composti sulfidrilici (es. glutatione, cisteine, altri gruppi
coenzimatici del genere delle ferredossine, con clusters
ferro-zolfo). Sottolineo che sto solo facendo ipotesi !
Come polonito e poloniato (non so chi sia pi� stabile),
isoelettronici di solfiti e solfati, il discorso � meno
prevedibile. Non si pu� dire a priori se questi due anioni
abbiano affinit� elevate per qualche pompa ionica che acceleri
l'uptake intracellulare n� in che tessuti preferibilmente.
Altri ioni negativi tetraedrici, come il perclorato e il
pertecnato, vengono captati molto e concentrati dalla tiroide,
forse per una somiglianza dimensionale e distribuzione
superficiale di carica analoga allo ioduro.
Altre ipotesi ancora pi� aleatorie e balzane scanso di farle.
ciao
Soviet
>
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Received on Sat Dec 09 2006 - 14:01:23 CET