Re: campo elettrico non conservativo tipico di un generatore
Il Fri, 17 Nov 2006 06:25:59 +0100 (CET), giovanni <gio_at_435vxcvxc.qw>
ha scritto:
>Salve,
>sto leggendo il libro "Elettrotecnica" di Olivieri-Ravelli, sono alle
>prime pagine.
Stai leggendo un pezzo di quello che i periti chiamano "la bibbia" :)
> Fino ad ora il libro si � limitato ad una trattazione
>prevalentemente qualitativa.
E' uno dei libri che sa farlo meglio.
>sapreste spiegarmi voi chi � che genera questo campo?
Spero che il mio intervento possa darti qualche utile suggerimento.
Dunque.
Il campo elettrico, in caso stazionario (elettrostatica) e'
conservativo, ossia puoi definirne un potenziale, il che equivale
anche a dire che la differenza di poenziale esistente tra due punti
non dipende dal percorso che scegli per collegare i due punti in
questione, ma solo da dove essi sono posizionati.
In genere pero' un campo elettrico puo' anche essere non stazionario,
ad esempio quello generato dal fenomeno della mutua induzione, per cui
un campo magnetico variabile induce un campo elettrico variabile.
In tal caso il campo elettrico non e' conservativo, nel senso che ai
capi dei due punti di prima, misuri cose diverse a seconda del cammino
che scegli per collegarli.
Facendo un esempio pratico.
In elettrostatica.
Se colleghi un voltmetro a due punti di un circuito, ottieni sempre lo
stesso valore, comunque (intendasi "il percorso che essi seguono
per...") colleghi i cavi del voltmetro ai due punti in questione
In elettrodinamica.
Il risultato di prima cambia se, ad esempio, un cavo del voltmetro si
avvolge (come una spira) intorno ad un pezzo di circuito in cui
fluisce una corrente alternata. Inoltre, i valori cambiano in
dipendenza del numero di giri che fai fare al cavo del voltmetro.
Ergo.
Dentro un generatore di tensione "rotante", si hanno fenomeni di
induzione (che l'Olivieri Ravelli spiega molto bene in seguito), e
quindi e' ovvio che ci sia la presenza di un campo elettrico non
conservativo.
>In secondo luogo, altro punto veramente poco chiaro: perch� mai questo
>campo non conservativo agisce soltanto lungo il "circuito interno (del
>generatore) dal polo negativo al polo positivo" ?
Spero di aver risposto con quanto sopra.
>Per ultimo: cosa diavolo intende il libro per "circuito interno di un
>generatore"? In queste prime venti pagine ha parlato in astratto di questo
>circuito interno senza peraltro aver mai accennato ad un esempio concreto.
Lo fa in seguito (se non il tuo, cerca un Oliviero Ravelli che lo
faccia). Continua a leggerlo :)
>Ad esempio, una pila: cosa si intende per circuito interno di una pila?
In una pila, ad esempio, _in un certo senso_, sei in condizioni di
eltettrostatica (ammesso che si possa considerare il funzionamento "a
regime").
Internamente la pila e' fatta in un certo modo (vari modi), ma quando
si parla di circuito interno si intende un modello di come e'
realmente fatta dentro. Si tira in ballo una resistenza interna del
generatore pila ecc. Serve a poter *visualizzare* e a fare calcoli.
Received on Wed Nov 22 2006 - 11:26:54 CET
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