Il 09 Nov 2006, 13:48, "Darwin" <davbucci_at_tiscali.it> ha scritto:
>
> Tetis a �crit :
>
> > A me sfugge quale sia il vantaggio ad usare una simile
> > configurazione al posto di un diodo.
>
> Non capisco tanto bene cosa vuoi dire. In che senso puoi usare un diodo
> come generatore di corrente? Starai mica parlando della corrente di
> saturazione inversa? Quella � normalmente piuttosto piccola, di certo
> svariati ordini di grandezza inferiore alla tensione di saturazione di
> un comune JFET collegato nel modo sopra indicato. Non � che stai
> facendo confusione tra un BJT collegato a diodo, per caso?
No pensavo proprio alla corrente di saturazione inversa.
Mi ero posto la questione a suo tempo ma non avevo trovato
una ragione per cui dovesse essere necessariamente cosi',
se ci fossero cioe' ostruzioni fisiche a costruire un diodo con
corrente di saturazione inversa elevata e ben calibrata.
Probabilmente avevo anche sentito parlare dei diodi a cui
ha accennato Franco e che sono in effetti dei Jfet.
> > Per meglio dire,
> > non ho la freschezza di ricordare un circuito in cui sia
> > comodo fare in modo che un jfet ad un certo punto
> > possa fungere da generatore di corrente.
>
> Ce ne sono tantissimi. Un esempio classico � rappresentato dalla
> coppia differenziale, che costituisce forse il cuore funzionale di un
> amplificatore operazionale.
Questo l'ho anche costruito, a scopo di
costruire un convertitore analogico digitale
e qualche porta logica. Avendo forse in testa i
diodi a corrente di saturazione inversa
ne avevo bruciati un paio.
Si tratta di due transistor con
> l'emettitore collegato insieme (mi riferisco ovviamente al caso di una
> coppia di BJT, ma nulla impedisce di fare una coppia differenziale a
> JFET o a MOSFET) ed alimentati grazie ad un generatore di corrente.
Qui ti seguo meno, nel nostro laboratorio si parlava di diodi, transistors
e di quello che ci si poteva costruire combinandoli. Davvero poco
approfondimento su questi capisaldi dell'elettronica. Mi piaceva di
piu' la parte subito dopo sulle guide d'onda perche' avevo bisogno
di esercizi sulle equazioni di Maxwell.
> Uno dei parametri chiave di un buon amplificatore operazionale � il
> rapporto di reiezione di modo comune, che dipende molto dalla qualit�
> del circuito utilizzato per polarizzare la coppia differenziale. In
> particolare questo parametro � determinato dalla resistenza
> equivalente Norton, che deve essere la pi� alta possibile (un
> generatore di corrente ideale ha una resistenza infinita).
Esatto. Stabile al variare del potenziale. E qui si pone la questione:
si definisce la corrente come rapporto intero o come rapporto
differenziale fra potenziale e corrente?
> Per curiosit�, riporto che oltre al JFET polarizzato come visto sopra
> ed alla pompa di corrente a BJT, esistono innumerevoli soluzioni
> utilizzate a seconda dei casi che hanno dei vantaggi a seconda dei
> contesti. Negli operazionali si usano molto degli specchi di corrente
> pi� o meno complicati (la versione di base � realizzata con due
> transistor di cui uno collegato a diodo), capaci di "specchiare" una
> corrente, ovvero di polarizzare un circuito con una corrente calcolata
> a partire di una corrente di riferimento.
Circa gli specchi di corrente affiora una reminiscenza.
Forse si chiama anche invertitore, oppure entra in un
circuito che si chiama invertitore?
> Qualora serva un generatore di corrente capace di fornire qualche
> centinaio di milliamper ed anche qualche amper, nel datasheet di molti
> regolatori di tensione (LM317, uA7805, per esempio) si trovano degli
> esempi di utilizzo come generatori di corrente.
Ma sono circuiti complicati? Si trovano sul Milman?
Grazie per l'amplia risposta, mi dovro' documentare,
e questo e' importante.
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Received on Sun Nov 12 2006 - 01:27:08 CET