Re: nuovo etere

From: Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Mon, 8 Apr 2013 11:31:06 -0700 (PDT)

On 28 Mar, 23:37, Persio <persio.fla..._at_gmail.com> wrote:
> Il 27/03/2013 23:56, Persio ha scritto:
>
> > Il 22/03/2013 16:46, Luciano Buggio ha scritto:
> >> On 22 Mar, 11:43, giovanni ruffino <ruffinogiovann..._at_gmail.com>
> >> wrote:
> > [...]
> >> E se questo spazio fosse attraversato da particelle, emesse dalla
> >> sorgente in quanti� tale da configurare macroscopicamente una
> >> continuit�,
>
> > Solo una osservazione.
> > Particella e continuit� sono due concetti tra loro contraddittori.
> > Particella presuppone l'esistenza di un confine; continuit� non ammette
> > confini.
>
> Per rendere meno incomprensibile questa osservazione voglio aggiungerne
> un'altra.
> Allo stato attuale delle conoscenze credo si possa affermare con
> certezza che nella realt� fisica non esistono confini, cio� non esistono
> separazioni assolute tra gli enti, esistono solo confini convenzionali.
> Confini convenzionali senza i quali la realt� sarebbe incomprensibile:
> concetti ausiliari dunque, non reali.
> Questo sembrerebbe deporre a favore della teoria che ipotizza
> l'esistenza di un continuo nel quale la materia � onda ed energia;

Perfetto.

Si pu� benissimo ipotizzare nella realt� solo il continuo, il continuo
dello spazio.
Basta ipotizzare che lo spazio abbia un densit�, intrinsecamente, e
fornire le equazioni che danno l'andamento di questa densit�, nel
continuo, dello spazio reale, che si identificherebbe con quello
mentale della geometria e della matematica.
Nello spazio mentale della geometria e della matematica c'� anche il
"punto", e quindi, a rimorchio, basterebbe ipotizzare che anche il
punto (adimensionale, senza estensione) esista nella realt�, come ente
fisico.
Nella realt� sarebbe quella nota come "singolarit� del campo", quello
che in geometria analitica � noto come punto in cui la fuzine non
viene definita, non esiste, non apparitene al dominio, perch� l� i
valore della funzione l� tende all'infnito.

Prendiamo Newton.
Egli parla di un modello, il "punto materiale" - un'astrazione - con
intorno un potenziale -1/r, un modello e basta.
E se ***nella realt�*** le cose stessero proprio cos�, se non fose
un'astrazione, ma la **puntuale completa descrizione** matamatica e
spaziale, che pi� accurata di cos� non si pu�, della realt�?
Oltretutto cesserebbe l'inchiesta senza fine: "E di che cosa e fatta?,
e come � costituita, e quanto � grande? e come � fatto il suo confine?
e sfumato o netto? e di che colore �?" su qualsiasi particella
proposta come "atomo", indivisibile ma esteso, palese contraddizione.
Se cio� la "particella" (il termine in tal caso perde di significato,
corretto sarebbe parlare di "costituente ultimo" elementare) fosse
proprio fatta cos�?
Cio� un punto adimensionale in cui la densti� � nulla, ed intorno,
fino ad infinito, crescente secondo quella legge (quindi con densit�
infinita in ogni punto tranne nel centro, in cui � nulla)?

Con ci� si saebbero soddisfatte le condizioni che tu poni sopra
(esiste solo il campo - e, aggiungo, cosa non inedita, la singolarit�
del campo, che non � una particelle.

La "particella elementare" � grande come tutto l'Universo, il mattone
� grande come tutta la casa).

Che ne pensi?

Luciano Buggio
Received on Mon Apr 08 2013 - 20:31:06 CEST

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