Re: domanda semplice semplice
richi l'italiano ha scritto:
premesso : trovo la domanda niente affatto semplice (e nemmeno
l'argomento "colla" � semplice, tanto che ci sono aspetti
incompresi nell'adesione), cmq, provo a darti un parere da mezzo
chimico (e zero da fisico).
> Prendo un mattone o una barra di un metallo qualsiasi. Lo taglio o lo rompo
> di netto un pezzo. Se ricongiungo le parti ormai divise, questi non si
> riattaccano pi� a meno che io non usi (a seconda dei materiali) colle o
> saldature. Perch� il materiale in questione si comporta cos�? Perch� non si
> riattacca naturalmente? Perch� gli atomi che prima erano legati non si
> rilegano pi� una volta rimessi assieme?
ci sono molti problemi alla ricongiunzione, alcuni non li vedo,
altri si, e penso che anche ciascuno singolarmente sarebbe
sufficiente a far fallire la ricongiunzione
Ammetto per semplicit� di considerare solo il caso di un
materiale plastico (ad es. un polimero, amorfo o cristallino
importa poco). Altri solidi richiederebbero considerazioni un
po' o molto diverse
1) quando riconnetti i pezzi, in effetti non operi mai con la
precisione tale da far coincidere esattamente le coppie di atomi
che sono stati separati.
2) gli atomi e i cristalli, che erano stabili prima che alcuni
legami fossero rotti. Non appena tu li rompi e li trasformi in
cose non stabili (ad es. radicali liberi nel caso della
plastica), questi si arrangiano da s� o cercano aiuto. In
pratica significa che i radicali riassestano internamente gli
elettroni e si trasformano in specie meno reattive. Spesso poi
assorbono ossigeno, umidit�, CO2 dall'aria, sempre nell'ottica
di stabilizzarsi.
3) anche ammettendo che non avvenga NULLA di quanto sopra
(nessuna reazione e riconnessione con matching esatto atomo per
atomo), gli elettroni di legame si ridistribuiscono ugualmente.
Sulle superfici dei materiali, gli atomi esterni hanno una
pellicola di orbitali essenzialmente negativa che non ha pi� la
stessa identica distribuzione di carica di prima.
Per convincere gli atomi a legarsi di nuovo (stabilizzandosi),
occorre fornire al sistema una certa quantit� di energia,
chiamata di attivazione. Nel caso di molti radicali questa � di
solito molto piccola o nulla, ma non so se questo sia sempre
vero. Ad es. per un metallo il concetto stesso � inconsistente.
Ciononostante esiste il modo di saldare per sola compressione
molti materiali, che vanno da una polvere di KBr che forma una
pastiglia vetrosa quando fortemente compressa, alla saldatura di
lamiere mediante esplosione (in questi casi si deroga anche
allegramente dal far combaciare esattamente gli atomi legati
originariamente, dato che la maggiore energia fornita consente
di legare anche atomi che si erano gi� arrangiati).
Inoltre ho sconfinato, il caso dei metalli � pi� complesso di
una ipotetica plastica amorfa e omogenea : spesso i metalli sono
microcristallini, per cui la rottura e la ricongiunzione possono
essere lette non soltanto alla scala estrema di atomi e legami,
ma anche ad una "meso-scala" intermedia, in termini di incastro
e disincastro di grani cristallini.
> Grazie in anticipo a chi vorr� darmi una semplice risposta e buona serata a
> tutto il NG.
beh, per quanto casereccia non poteva essere una risposta troppo
semplice, in quanto la domanda non lo era
ciao
Soviet
>
>
> richi l'italiano
>
Received on Wed Oct 11 2006 - 16:11:58 CEST
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