Re: Perdita di massa con la radiazione.

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Mon, 13 May 2019 10:29:38 +0200

Houdini ha scritto:
> Dovresti saperlo a partire da quel che Newton scrisse in Opticks. Poi
> Cavendish, Soldner.
Non ho mai letto "Opticks", né gli altri che nomini, ma non credo ce ne
sia bisogno.
Sono più che sicuro che nessuno di loro ha mai concepito "raggi di
luce" di masssa nulla.
Il modello corpuscolare della luce consisteva di corpuscoli
piccolissimi (tanto da essere inosservabili singolarmente) sulla cui
massa non era necessario fare alcuna ipotesi. Ma di sicuro la fisica
ante Einstein non ha mai concepito particelle di massa nulla, che
penso sarebbero state viste come una contraddizine in termini.

Per quanto riguarda la deflessione gravitazionale la massa non ha
alcuna importanza (purché sia trascurabile rispetto a quella del
Sole). Questo Newton lo sapeva. Sappiamo che un calcolo fatto con la
fisica newtoniana dà un valore metà del vero, ma scoprire questo era
assai al di là delle possibilità sperimentali del tempo. Del resto
anche due secoli dopo la famosa campagna di Eddington, giusto 100 anni
fa, diede un risultato sempre giudicato incerto a causa di possibili
errori sistematici.

Quindi non ritengo grave che la previsione newtoniana fosse sbagliata.
Piuttosto viene raramente osservato che la fisica newtoniana applicata
al modello corpuscolare della luce porta a una variazione della
velocità: la luce di una stella che passi radente al Sole aumenta la
sua velocità di circa 10^(-6) in termini relativi. Ovviamente
inosservabile.

In linea di principio non è inosservabile lo stesso effetto nel campo
gravitazionale della Terra, che però è più piccolo per tre ordini di
grandezza. Direi che solo nel secolo scorso le misure della vel. della
luce hanno raggiunto le 9 cifre significative.

C'è però un'obiezione teorica. Stando sulla Terra ci si deve aspettare
o no una diferenza tra la vel. della luce che arriva da una stella e
quella emessa da una sorgente terrestre? Il modello corpuscolare da
solo non può rispondere: non si sa quale sia la velocità di aprtenza,
se dipenda o no dal pot. gravitazionale a ui si trova la sorgente.

Aggiungo che il modello cospuscolare di Newton, com'è ben noto,
spiegava anche la rifrazione, assumendo che al passaggio da un mezzo
all'altro i corpuscoli incontrassero un gradino di potenziale. Le
leggi della meccanica in tale ipotesi portano alla legge di Snell.
Però ... c'è un però: la velocità della luce dovrebbe essere proporz.
all'indice di rifrazione, anziché inversamente proporz. E questo già
nell'800 era facilmente verificabile. Fu uno dei motivi per
l'abbandono del modello corpuscolare.

> Per inciso gli antesignani dei buchi neri furono scoperti da Michell
> e poi Laplace. Il conto non e' neanche difficile, a posteriori.
Perdonami, ma io sono fortemente polemico contro codeste ricerche di
antesignani. Niente contro gli scienziati che si posero il problema.
Anche questi non li ho letti, ma certo non avevano le conoscenze di
astrofisica necessarie per discutere la possibilità dell'esistenza di
oggetti adatti (pr es. un "sole" con la stessa massa concentrata in
meno di 3 km di raggio).

Ma poi non potevano andare oltre, i loro "buchi neri" non avevano in
realtà niente a che vedere con quelli della RG. A mio parere proporre,
come spesso fa la divulgazione, simili "antesignani" come presunte
spiegazioni elementari dei buchi neri è pura mistificazione.
                                      

-- 
Elio Fabri
Received on Mon May 13 2019 - 10:29:38 CEST

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