dal nulla alla formazione dei volt...

From: naveva <naveva_at_libero.it>
Date: 1 Oct 2006 02:00:16 -0700

la tensione elettrica viene definita come l'energia svolta dal campo
elettrico sull'unit� di carica. Cerco allora di mettere in moto la mia
immaginazione ed ecco che cosa visualizzo nella mia mente: mi
rimpiocciolisco sino a diventare grande come un atomo e penetro in una
sbarra di rame a sezione rettangolare per poter vedere gli elettroni ed
i nuclei senza influenzarne il comportamento. Vedo una serie sterminata
di nuclei e una grande nuvola elettronica che vi ronza attorno. Ora
decido di formare una differenza di potenziale di 5V ai capi della
sbarretta in questione e per far ci� prendo gli elettroni ad uno ad
uno e comincio a trasportarli da un estremo all'altro cercando di
ammucchiarli tutti dalla stessa parte in modo da creare uno squilibrio,
cio� appunto una differenza di potenziale. Che lavoraccio! Sono
proprio tanti questi elettroni! Cominciamo da zero: all'inizio non
essendoci nessuna differenza di potenziale, in quanto le cariche sono
mediamente bilanciate, non vi � nemmeno campo elettrico. Quanto varr�
allora la tensione dopo che avr� spostato il primo elettrone da un
estremo all'altro? Tale valore cambia se lo trasporto pi� o meno
velocemente? E se lo trasporto pi� o meno lontano? Tale valore �
standard dato che la quantit� di carica di un elettrone � una
costante nota e uguale per tutti gli elettroni? Bene, ora che l'opera
� iniziata e dopo aver assicurato l'elettrone all'estremo evitando
cos� che se ne ritorni indietro per regolare l'equilibrio, passo alla
seconda carica. Questa volta quando trasporto il secondo elettrone c'�
un campo elettrico, determinato dalla differenza di potenziale che ho
determinato spostando il primo elettrone. Come varier� allora la
differenza di potenziale quando avr� portato a destinazione anche il
secondo elettrone? L'incremento sar� di tipo lineare oppure ad ogni
elettrone che si aggiunge la tensione aumenta in modo pi� che
proporzionale? O viceversa in modo meno che proporzionale? E al terzo
elettrone, e qui il compito si fa sempre pi� duro perch� devo vincere
una forza sempre maggiore dovuta al campo elettrico che aumenta di
volta in volta che trasporto una particella a destinazione, come sar�
tale valore? Insomma, spero che abbiate inteso dove voglio andare a
parare: come varia la tensione mano a mano che questa viene a formarsi
in funzione del campo elettrico da essa stessa determinato? A proposito
vi pongo anche un altro quesito: nella definizione di tensione si parla
di campo elettrico: tale campo � esterno oppure si intende il campo
elettrico determinato dalla stessa differenza di potenziale che vi era
un attimo prima?
Received on Sun Oct 01 2006 - 11:00:16 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:13 CET