Re: Comportamento atomico di un Diamagnetico

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Wed, 27 Sep 2006 20:57:57 +0200

sirvega_at_tiscali.it ha scritto:
> Nella definizione di diamagnetico si fa riferimento al fatto che gli
> atomi non hanno alcun momento di dipolo magnetico semplicemente perch�
> che le correnti elettroniche intorno agli atomi sono in equilibrio. Se
> sottoponiamo un atomo in equilibrio ad un campo magnetico non omogeneo
> generato da una calamita (dal polo nord dove le linee di flusso sono
> uscenti) si verificher� che sulle singole cariche elettroniche agir�
> la forza di lorentz (che per gli elettroni � pari ad F=e*(vxB) dove v
> � la velocit� tangenziale dell'elettrone) che varier� la loro velocit�
> angolare. Questo implica una variazione anche della corrente
> elettronica intorno al nucleo e quindi del momento magnetico (che nel
> caso dei diamagnetici viene generato ex-novo).
Quella che hai esposto e' la classica teoria classica (non e' una
ripetizione erronea: e' un voluto gioco di parole ;-) ) del
diamagnetismo.
Bisognerebbe dire che una teoria classica del magnetismo e'
intrinecamente contraddittoria e non puo' in realta' portare ad alcun
diamagnetismo; quella che conosci (e che trovi su tanti libri) e' una
specie di "escamotage" per spiegare in modo classico un fenomeno che
ha solo una spiegazione quantistica.
Comunque prendiamola per buona, e andiamo avanti.

> Il problema � che a volte la corrente elettronica predominante (che ha
> un suo intrinseco campo magnetico) pu� generare un momento magnetico m
> concorde con il campo B esterno (considerando il verso di scorrimento
> della corrente lungo le orbite ed usando la regola della mano destra
> per m), quindi l'atomo � attratto dalle linee di flusso magnetiche
> esterne e di conseguenza l'intera porzione di materiale diamagnetico.
Scusa, ma non ho capito. Che cosa sarebbe la "corrente elettronica
predominante"?
Stai assumendo che l'atomo abbia gia' un momento magnetico proprio?
Se si', allora la sostanza non sara' diamagnetica, ma paramagnetica;
quidi dov'e' il problema?

> Ci sarebbe il riferimento alla legge di Faraday-Henry Lentz che in
> pratica afferma che una spira immersa in un campo magnetico variabile
> nel tempo genera una forza elettromotriche (e quindi una corrente
> sulla spira) generante un campo magnetico autoindotto che � opposto al
> campo B esterno.
1) Lenz (senza la "t").
2) Non "opposto al compo B esterno", ma opposto alla _variazione_ del
campo esterno.

> Aggiungo io: se la corrente che circola sulla spira � alternata, non
> sempre quindi le linee di flusso del campo indotto sono contrarie a B
> e quindi se applichiamo tale legge al caso considerato non � sempre
> vero che un diamagnetico venga respinto da un campo magnetico.
Qui non ho capito niente (o forse si', ma vorrei che tu mi spiegassi
meglio che cosa hai in mente...)
                                            

-- 
Elio Fabri
Received on Wed Sep 27 2006 - 20:57:57 CEST

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