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From: Angelo <angelo.martini_at_katamail.com>
Date: Wed, 13 Sep 2006 09:11:43 +0200

"mario barbaro" <barbaro_at_bologna.enea.it> ha scritto nel messaggio
news:ee60l1$fb9$1_at_news.cineca.it...

> Bisogna tener conto della pressione p che il fluido esercita
> sulla parete del tronco di cono e viceversa. Per via trigonometrica
> si puo' dimostrare che tale pressione da' origine a una forza orizzontale
> pari a p*(S2-S1), essendo S1 e S2 le basi del tronco di cono.
> Percio' il bilancio delle forze agenti sul volume di fluido nel
> tronco di cono e': p*S1 - p*S2 + p*(S2-S1) = 0 .

Perfetto. Questa � la famosa storia del perch� al fondo di tre vasi della
stessa altezza, non comunicanti, ma uno quadrato, uno a forma di tronco di
cono con base maggiore sulpiano d'appoggio e l'altro identico al precedente
ma appoggiato per la minore, nonostante le diverse masse di liquido, si
abbia una ugual pressione alla base: insomma: la reazione della parete.
Ottimo!

Ora vorrei passare ad un caso non pi� complicato ma diverso.
http://i2.tinypic.com/2duxkk8.jpg

A sinistra, ad esempio, aumentiamo un po' il livello dell'acqua: il liquido
comincia a muoversi. Ci� significa che � stato accelerato da fornze non
bilanciate. Il fluido � perfetto e si forma un bel tubo di flusso che
raffiguro semplificatamente in verde. In blu, invece, ho rappresentato un
condotto scalini, per meglio rendere, senza trigonometria, l'effeto delle
reazioni della parete in condizioni statiche (quello che mi hai spirgato
tu). Il mio libro di testo dice che ora, tutte le forze che agiscono sul
fluido, vista la perfezione di questo, sono necessariamente ovunque normali
alla direzione del fluido. Ci� significa che ora non abbiamo pi�le azioni
della parete sul fluido. Ingenuamente, all'inizio, mi venne da pensare che
ora c'era un bel problema visto che mi veniva meno un gruppo di formze utili
al mio bilancio. Poi mi � stato suggerito, in caso di moto e non di quiete,
di non considerare pi� il problema in termini di forze, ma in soli termini
di energia per unit� di volume, ossia di riferirmi al solo teorema di
Bernoulli, tenendo presente che ora sarebbe meglio limitare il discorso
delle forze non gi� a tutto il sistema (cosa che mi sembrrerebbe
impossibile), ma ai singoli elementi infinitesimi di volume, dV, ricordando
che, fissato un traguardo o seguendo lungo i vari traguardi il volumetto,
potr� ricorrere al bilancio delle forze per vedere se il volumetoo � in moto
uniforme, se accelera in prossimit� di un restringimento, se rallenta vicino
ad un ostacolo, ecc.

Mi daresti il tuo punto di vista? A me ingannavano pagine come questa
http://www.matematicamente.it/fisica/Bernoulli.htm perch� mi davano
l'impressione che fosse possibile ragioanrein temrini di forze su un intero
tubo di flusso. In questa pagina lo si fa, ma non penso per trattare il
sistema come se il fluido considerato fosse un pezzo di legno!

Grazie
Received on Wed Sep 13 2006 - 09:11:43 CEST

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